Passetto: abitudini e sicurezza Sorpresa, ringhiere sulla scalinata Così la tintarella diventa "vietata"

Le staccionate sono comparse da qualche tempo da piazza IV Novembre verso la spiaggia sottostante. Sedersi o sdraiarsi sui lastroni come ormai era diventata consuetudine è praticamente impossibile.

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Passetto: abitudini e sicurezza Sorpresa, ringhiere sulla scalinata Così la tintarella diventa "vietata"

Ringhiere a protezione dei lastroni di marmo lungo la scalinata del Passetto: a meno di due mesi dalla probabile apertura della stagione balneare, tintarella a rischio lungo uno dei luoghi del cuore della città? Le staccionate sono comparse da qualche tempo lungo la scalinata che da piazza IV Novembre scende verso la spiaggia degli anconetani. In particolare all’altezza degli ultimi gradoni, quasi praticamente a valle. Abbiamo provato a chiedere conto agli amministratori della città su quelle staccionate che di fatto rendono impossibile la seduta sui lastroni di marmo e tanto meno la possibilità di stendersi sopra l’asciugamano, ma non è stato possibile ricevere risposta.

Ieri la giornata non era tipicamente estiva, tra pioggia e una temperatura abbastanza bassa per la stagione, ma nel giro di un paio di settimane, in periodo pasquale la colonnina di mercurio potrebbe salire di molto e il meteo regalare giornate preparatorie alla balneazione. Le staccionate in questione le abbiamo notate soltanto lungo uno dei due versanti della scalinata che scende verso mare, guardando dall’alto in basso quella a sinistra. Su quella opposta, in effetti, quelle balaustre non ci sono. La domanda che ci siamo posti è se quei manufatti siano stati piazzati lì e in quel modo per limitare, se non vietare, lo stazionamento sui lastroni come è diventata consuetudine per tanti anconetani, oppure si tratta di strutture montate in vista dell’intervento per il recupero della stessa scalinata, ormai vecchia, malandata e danneggiata. Un’opera annunciata da tempo dall’amministrazione comunale (difficile dimenticare quando, anni fa, una ruspa scese le scale danneggiando una decina di gradoni), ma che tarda a entrare nel vivo. Inoltre non sarebbe certo il periodo migliore, nel primo giorno di primavera, avviare dei lavori che richiedono cantieri lunghi mesi e che potrebbero creare disagi alla stagione balneare.

Pierfrancesco Curzi