Passione pesca sportiva Ecco il calendario 2023

Le attività apriranno all’alba del 26 marzo per concludersi il 29 ottobre con l’introduzione di alcune restrizioni in ottica di tutela ambientale.

Passione pesca sportiva  Ecco il calendario 2023

Passione pesca sportiva Ecco il calendario 2023

E’ una passione che riguarda tantissimi marchigiani e anche uno strumento di valorizzazione dei territori interni. Stiamo parlando della pesca sportiva che tra novità e conferme sarà presto anche al centro di una nuova legge regionale.

Il calendario piscatorio 2023 è stato presentato ieri in Regione dalll’assessore alla Pesca sportiva Andrea Maria Antonini e i rappresentati delle principali associazione del settore.

Le attività apriranno all’alba di domenica 26 marzo per chiudersi domenica 29 ottobre con l’introduzione di alcune restrizioni in ottica di tutela ambientale. "C’è stata un’ottima collaborazione con tutte le associazioni – ha detto Antonini – in favore di un’attività che non è solo sportiva ma possiamo considerare anche risorsa e strumento di valorizzazione dei territori interni in chiave socio- economica per rivitalizzare le aree interne che hanno bisogno di tornare alla normalità, specialmente quelle colpite dal sisma e dall’alluvione. La pesca nelle acque interne si è caratterizzata ormai come una microeconomia locale che dobbiamo sostenere e la gestione intelligente della risorsa ittica diventa anche salvaguardia dei luoghi".

Tra le difficoltà evidenziate dalle associazioni lo scarso numero di prelievi di prodotto e la lunghezza minima degli esemplari pescabili, subito recepite dalla Regione.

Da segnalare un’altra novità in materia di incubatoi per il ripopolamento delle trote delle specie autoctone (fario mediterranea): "L’incubatoio storico di Cantiano – ha spiegato l’assessore – come sappiamo ha subìto un forte danneggiamento durante l’alluvione del settembre scorso e stiamo lavorando per ripristinare le parti danneggiate riportandolo alla funzionalità a pieno regime entro l’anno". Accanto a questo impianto ne verrà affiancato un altro ad Arquata del Tronto.

I rappresentanti delle Associazioni piscatorie e ambientaliste hanno sottolineato la disponibilità della Regione ad accogliere le esigenze e a trovare soluzioni condivise evidenziando il ruolo del pescatore " sentinella" dei torrenti.

Ci sono state alcune restrizioni per la cattura annua dei salmonidi (trota fario e trota iridea) e in tutte le acque interne della regione è obbligatorio l’utilizzo di ami senza ardiglione e il possesso e l’utilizzo del guadino per salpare il pescato. Tutte le restanti specie inoltre potranno essere pescate solo con il sistema del "cattura e rilascia.

Ilaria Traditi