Pd, al Senato spunta l’ipotesi di Ceriscioli

La segreteria provinciale Dem punta su Mastrovincenzo e l’"esterno" Bentivogli. Il collegio Ancona-Pesaro all’ex governatore

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Un primo passo è stato fatto: il Pd provinciale ha inoltrato alla segreteria regionale (commissariata) del partito la lista dei potenziali candidati alle elezioni politiche di fine settembre. Un pasaggio importante che ha messo alcuni punti fermi e creato anche qualche malumore.

Ma vediamo cosa è accaduto. Plebiscito per Antonio Mastrovincenzo, ex presidente del Consiglio regionale a attuale consigliere dell’Assemblea legislativa. Poi il colpo di scena: una parte, circa la metà dei rappresentanti della segreteria provinciale, ha avanzato il nome di Marco Bentivogli, l’anconetano ex esponente nazionale della Cisl e finito alla ribalta oltre che per il suo impegno sindacale anche per le minacce di morte ricevute. A seguire i nomi di Michela Bellomaria, Chantal Bomprezzi, Manuela Bora e Maurizio Mangialardi.

E’ evidente che le punte di diamante dell’anconetano sarebbero Mastrovincenzo e Bentivogli con quest’ultimo, però, che non è un tesserato dem e quindi ha provocato qualche mal di pancia quando anche la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli ha perorato questa scelta. Il nodo di tutto nasce dai pochissimi posti a disposizione tenendo presente che tutta la regione porterà a Roma tra deputati e sentatori solo 15 parlamentari. E quindi, in base alla legge elettorale, tra uninominale e proporzionale, i posti in lista sono decisivi per tentare il salto nella Capitale. E qui nascono i problemi. L’aver portato il nome di Bentivogli potrebbe creare un ingorgo in termine di candidature.

La provincia di Ancona può contare su un seggio all’uninominale della Camera, dove verrà candidato un esponente per ogni coalizione (sempre che queste verranno composte) e poi ci saranno le liste del proporzionale con sei nominativi a livello regionale per ogni partito, ma dove in casa dem solo il capolista potrebbe avere delle concrete opportunità. Ecco quindi che la casella dell’uninominale alla Camera è molto ambita ma va alla coalizione e quindi potrebbe spettare a Bentivogli che accontenterebbe anche la sponda di Calenda. A questo punto Mastrovincenzo dovrebbe essere dirottato al proporzionale ma come capolista dove però a spingere sono anche le altre province.

E il Senato? Qui la partita potrebbe riservare un ritorno in campo dell’ex governatore Luca Ceriscioli che sarebbe il nome da spendere all’uninominale nel collegio Ancona-Pesaro e per il quale la stessa federazione anconetana non porrebbe veti. Evidente, però, che questa apertura dovrebbe poi essere bilanciata con le scelte nel capoluogo che riescano a premiare i nomi venuti fuori dalla riunione della segreteria provinciale. Insomma i nomi ci sono, gli incastri no e a dover sciogliere i nodi sarà la segreteria nazionale che entro lunedì dovrebbe dare le prime indicazioni. Il nome di Bentivogli potrebbe essere scelto da Letta anche come capolista al proporzionale alla Camera vista le sua caratura nazionale lasciando spazio ai vari territori nell’uninominale. Poche ore e si conosceranno le scelte romane.

a. q.