Pediatria, stoccate del sindaco alla Regione

La Ghergo torna all’attacco e annuncia un incontro con la dg dell’Asur Marche: "L’assessore Saltamartini e la Biondi diano spiegazioni"

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La città senza Pediatria, il sindaco Daniela Ghergo in pressing per affrontare le criticità, non risparmia critiche al governo regionale. "La scorsa settimana – spiega il primo cittadino – ho contattato la dottoressa Nadia Storti, direttore generale dell’Asur, in merito alla situazione del nostro ospedale, chiedendole un incontro sui problemi della sanità del nostro territorio. Ho ricevuto la disponibilità ad incontrarci quanto prima e in quella sede darò voce alle criticità di alcuni nostri reparti, a iniziare da quello di pediatria. Chiedo invece all’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini e alla consigliera Chiara Biondi di dare conto nello specifico della situazione del reparto di pediatria, dopo che nei mesi scorsi era stato annunciato con grande enfasi l’arrivo di due pediatri e di un pediatra ortopedico. Il nostro territorio merita di più che essere trattato solo come una vetrina per spot elettorali". Nei giorni scorsi il comitato che si batte per la riapertura di Pediatria aveva messo in piedi un nuovo sit in di protesta davanti al Profili lamentando i disagi per i genitori di 8mila bambini di dover andare fuori regione per poter far visitare i loro piccoli.

Intanto però arrivano anche buone notizie per l’ospedale Profili di Fabriano. "Dopo una battaglia durata mesi – spiega dal gruppo misto Simona Lupini – il mio impegno per rispondere ai ritardi al laboratorio analisi dell’ospedale di Fabriano ha dato i suoi frutti: con determine del direttore di Area Vasta, sono stati finalmente assunti due biologi e un responsabile per la struttura, al centro di numerose segnalazioni negli scorsi mesi. Ho a lungo segnalato all’assessore e all’Area Vasta i ritardi intollerabili che si andavano accumulando nei referti, a causa della carenza di personale: andava perfezionata l’assunzione di una dirigente biologa e i prossimi pensionamenti rischiavano di bloccare l’attività del Laboratorio, e di conseguenza danneggiare pesantemente i pazienti e l’ospedale stesso" aggiunge la consigliera regionale, che è anche vicepresidente della commissione Sanità. "Un ospedale come quello di Fabriano - aggiunge Lupini - aveva assoluto bisogno di un laboratorio analisi funzionale: si rischiava di ritardare le dimissioni dei pazienti, e persone in condizioni di grave fragilità hanno dovuto aspettare anche due mesi per avere risposta ad esami molto sensibili. Le nostre segnalazioni – conclude - sono state finalmente ascoltate: continuerò a vigilare sulla situazione del Profili, per garantire alla nostra comunità il diritto alla salute".

Sara Ferreri