
Gli investigatori quella notte davanti all’abitazione di via Gramsci
Prima ha ucciso la madre, a colpi di martello, poi si è lasciato morire di inedia. Per almeno due settimane il figlio è rimasto a casa con il cadavere della donna a terra, in cucina, prima di trovare anche lui la morte sopraggiunta mentre si trovava disteso sul letto della camera. Questa la ricostruzione del giallo di Chiaravalle, dove il 15 maggio dello scorso anno furono trovati morti Loredana Molinari, 78 anni, e il figlio Maurizio Bucciarelli, 54 anni. I corpi erano già in uno stato di decomposizione, dentro l’abitazione di via Gramsci, quando i vicini diedero l’allarme per il cattivo odore che si sentiva sul pianerottolo. Intervennero i carabinieri per entrare nell’appartamento che presentava la porta chiusa dall’interno e le finestre serrate. La Procura aveva aperto un fascicolo per omicidio-suicidio, sospettando fin da subito del 54enne. A distanza di mesi le indagini effettuate hanno chiarito ogni aspetto della vicenda tanto che il pubblico ministero Ruggiero Dicuonzo ha chiesto l’archiviazione del caso, essendo morto l’unico responsabile. Il gip proprio in questi giorni ha archiviato il fascicolo. L’appartamento è stato dissequestrato già da mesi. A chiarire la dinamica di quanto accaduto dentro l’abitazione sono state le autopsie e le indagini delegate dalla Procura ai carabinieri della Compagnia di Jesi e del Nucleo Investigativo. Nel computer di Bucciarelli sono state trovate ricerche fatte sul web per capire come uccidere una persona e in quanto tempo si muore se si è colpiti con un martello. Un progetto di morte che il 54enne avrebbe pianificato pochi giorni prima di compierlo, acquistando il martello e facendo anche una grossa spesa alimentare per poi chiudersi in casa e non uscire più. Avrebbe fatto tutto questo perché aveva scoperto di avere una malattia incurabile e non avrebbe sopportato l’idea di lasciare la madre, anche lei con problemi di salute, da sola. Tra le ricerche fatte su internet è stata trovata anche quella per l’acquisto di una balestra poi però non comprata. In casa non è stata trovata. Il periodo del decesso è stato dedotto anche dalla presenza dei resti di cibo trovati in casa e ormai andati a male. Madre e figlio avevano una donna delle pulizie ma la sua presenza non era frequente in casa. In una delle ultime volte che era andata aveva suonato ma nessuno le aveva aperto. Madre e figlio facevano una vita molto ritirata e sentivano poco anche i parenti. Molinari fu trovata con tre colpi ricevuti in testa. Il figlio non aveva segni di lesioni sul corpo tanto che in un primo momento era stato ipotizzato che avesse ingerito qualche sostanza per morire.

