Perseguitati per un anno: condannato lo stalker

L’ex di una donna che nel frattempo aveva iniziato una relazione con un legale ha reso la vita impossibile alla coppia con minacce, appostamenti e inseguimenti

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Perseguitati per un anno dall’ex di lei che non si era rassegnato alla fine della storia d’amore e all’inizio di una nuova relazione per la donna. A subire inseguimenti, appostamenti, minacce di morte e centinaia di telefonate al giorno è stata una coppia, 45 anni lui, falconarese, avvocato e dirigente sportivo, e 38 anni lei, albanese.

A rendere la loro vita impossibile sarebbe stato un albanese di 39 anni, aiutato da un romeno di 34 anni. Per entrambi mercoledì è arrivata la condanna per stalking in concorso, davanti al giudice Carlo Cimini. L’albanese ha preso un anno e sei mesi e il romeno un anno e un mese. Il 39enne era l’ex che aveva avuto in passato la relazione con la donna e durante la quale era nata anche una bambina.

La storia d’amore era poi finita diversi anni fa anche se l’albanese avrebbe tenuto nei confronti della donna un atteggiamento sempre aggressivo e possessivo.

Lei non era libera di uscire e vedere gente che lui trovava il modo di farle piazzate. La situazione si è fatta più pesante quando la donna, nel 2020, ha iniziato una relazione stabile con un avvocato. Era estate e l’ex, saputa la loro storia, aveva iniziato a seguirli e tormentarli. Con l’auto li avrebbe raggiunti sotto casa, sotto l’ufficio di lui, al negozio di lei.

Quando non li trovata si attaccava al cellulare tempestando il telefonino di lei di chiamate e messaggi vocali pieni di insulti e minacce. In alcune situazioni l’albanese si sarebbe fatto aiutare da un romeno. Insieme, era il 13 novembre scorso, li avevano inseguiti fino ad un comune vicino Roma dove l’avvocato si era recato in compagnia della albanese per seguire una partita di calcio. Lì erano volati insulti e minacce. "Ti faccio diventare un avvocato di plastica" avrebbe detto il romeno al 45enne. A lei l’albanese avrebbe invece urlato "ti spacco tutti i denti". La coppia si è costituita parte civile nel processo, con le avvocatesse Laura Versace e Gabriella Semeraro. Il giudice ha condannato i due imputati, difesi dagli avvocati Stefano Brugiapaglia e Nicola Cagia, ad una provvisionale di 3mila euro ciascuno da versare alle vittime e subito esecutiva.

Marina Verdenelli