Un pesce luna spiaggiato ad Ancona. "Qui da noi non è comune. Può arrivare fino a 4 metri"

Il biologo marino Danovaro spiega il particolare ritrovamento a Mezzavalle "E’ da proteggere e comunque è un buon segno perché utile all’ecosistema"

Il pesce luna spiaggiato

Il pesce luna spiaggiato

Ancona, 27 marzo 2023 – Un pesce luna spiaggiato a Mezzavalle: è il pesce osseo più grande al mondo. Il ritrovamento è stato fatto la mattina di due giorni fa, da un ragazzo che – complici le giornate quasi estive e il clima mite – si era recato in spiaggia per trascorrere una giornata di sole. A guardarla da lontano, quella sagoma grigia (con dei riflessi bianchi) pare uno scoglio, un enorme masso gigante arrivato a riva per via delle normali mareggiate. E invece no: è un pesce luna. Gli esperti ipotizzano si tratti di "un cucciolo, un esemplare di circa 2-3 anni", dato che la carcassa, vedendo la foto, misurerebbe meno di 1 metro. "È un pesce che ha una grande distribuzione nei mari, anche se qui non è comune ed è più frequente altrove – spiega il professor Roberto Danovaro, biologo marino e docente del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche –. È il più grande pesce osseo esistente al mondo e il suo diametro può arrivare a misurare 3.5 o 4 metri. Spesso – evidenzia – rimane involontariamente catturato da reti: si tratta della morte più comune di queste creature ed è molto probabile che le cause del decesso siano anche in tal caso le medesime".

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La certezza la si potrà avere solo una volta che sulla carcassa verranno esperiti tutti i rilievi di rito e i dovuti accertamenti. Al momento, non si conosce se le autorità competenti siano già state informate, ma la carcassa pare in avanzato stato di decomposizione: "Gli occhi sono i primi ad essere intaccati e mangiati". In passato, frequenti erano i ritrovamenti di tartarughe lungo la riviera del Conero (Passetto compreso), ma sarebbe la prima volta di un pesce luna sulle rive anconetane: "Un pesce tanto lungo quanto alto – prosegue Danovaro – con pinne ventrali e dorsali pronunciate. Questi esemplari possono raggiungere oltre 2 tonnellate di peso".

Il pesce in questione avrebbe ancora addosso un galleggiante impigliato: per questo motivo non è escluso che possa essere morto per asfissia. "Se le pinne sono intere e se non ci sono segni di abrasione da rete, allora la morte potrebbe essere naturale. In questo caso, bisognerebbe accertare eventuali malattie". Secondo il prof, "è positivo che il pesce luna sia stato ritrovato nei nostri mari, perché è un pesce buono, nel senso della sua utilità, che mangia plancton e meduse, aiutando nel loro contenimento. Non va infatti dimenticato come l’esplosione di meduse sia un problema pure in Adriatico".

La carne del pesce luna "è teoricamente non commestibile in quanto produce una lieve tossina termolabile, che può tuttavia divenire innocua se adeguatamente trattata. In alcune parti d’Italia viene mangiato. Però, è un pesce da proteggere. Averlo trovato morto – conclude Danovaro – è un vero peccato".