Pestato per la terza volta dai bulli, tracce di sangue per incastrarli

Sono state trovate sul retro di un cartello stradale alla fermata del bus dove è avvenuta l’aggressione. I carabinieri stanno anche visionando le telecamere in piazza Ugo Bassi. Gli amici: "Erano in sei"

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di Marina Verdenelli

Minorenne picchiato alla fermata del bus, i responsabili potrebbero essere identificati grazie ad una striscia di sangue lasciata sul retro di un cartello stradale. Il pannello è vicino al punto dove il 17enne è stato preso a calci, in piazza Ugo Bassi, e colpito in testa con una radiolina. Ad accorgersi della traccia sono stati i suoi amici, quelli che erano con lui sabato, poco dopo le 13, al capolinea degli autobus, al Piano. Quella striscia è stata fotografata e fornita alla madre del ragazzino picchiato che ieri lo ha segnalato ai carabinieri della Montagnola, dove è andata a sporgere denuncia, al momento contro ignoti. Nell’aggressione il 17enne si è difeso tirando qualche cazzotto che potrebbe aver ferito almeno uno dei due ragazzi, presumibilmente minorenni anche loro e con la pelle scura, che hanno alzato le mani su di lui senza un apparente motivo. E’ la terza volta che il ragazzino viene aggredito e pestato da questi baby bulli che imperversano in città.

I carabinieri ieri mattina sono tornati in piazza Ugo Bassi per prelevare un campione di quel sangue che verrà fatto analizzare. Contemporaneamente hanno eseguito anche un prelievo salivare sul 17enne per escludere che il sangue sia il suo. Dopo il trasporto in ospedale il ragazzino è stato dimesso in serata con 30 giorni di prognosi e delle microfratture al naso. Intanto, stando ai racconti della vittima e di alcuni testimoni, il gruppo di baby bulli era composto almeno da sei giovani anche se solo in due hanno alzato le mani e usato violenza fisica sul 17enne che si trovava alla fermata dopo essere uscito da scuola. Lì il minorenne stava aspettando di prendere l’autobus per tornare a casa. Lo stesso che poi hanno preso i suoi aggressori, il numero 44, senza che nessuno sia riuscito a fermarli. Il gruppetto abiterebbe nello stesso quartiere della vittima che non li conoscerebbe ma li avrebbe visti altre volte a bordo del suo stesso autobus.

I carabinieri si sono affidati anche alle immagini delle telecamere presenti al Piano anche se non è sicuro che arrivino a riprendere fino al punto dell’aggressione. Il 17enne si trovava sul marciapiede del lato vicino alla biglietteria. "Spero che i responsabili vengano individuati – dice Patrizia Guerra, mamma della vittima – per me e anche per tutte le altre mamme che hanno figli presi di mira da queste bande. Vanno fermati perché attaccano senza motivo, come se fosse un riturale di iniziazione per entrare nel gruppo dei violenti. Da quanto mi hanno riferito infatti mio figlio prima è stato aggredito da uno, e tutti gli altri guardavano, poi quando lui ha reagito per difendersi è arrivato subito un altro che lo ha colpito con la radiolina in testa. Alcune mamme mi hanno contattata dopo questo episodio, sono spaventate perché anche i loro figli hanno subito attacchi. Uno è stato aggredito alle giostre, per portargli via dei soldi. Io ho detto a tutte che la prima cosa è denunciare".

Patrizia Guerra sabato è dovuta rientrare da Milano, dove era andata con il marito a fare il corso per diventare City angels, una figura di volontariato che si occupa di segnalare e prevenire situazioni di pericolo. "Il mio progetto di creare una rete di City angels anche qua ad Ancona va avanti – assicura Guerra – soprattutto dopo la terza aggressione che mio figlio ha subito. Spero di avere al mio fianco altre mamme".

Oggi alle 13 la mamma incontrerà di nuovo la sindaca Valeria Mancinelli a cui si era già rivolta dopo la rapina subita dal figlio il 14 settembre scorso, nei bagni pubblici di piazza Roma. "Nel primo incontro che abbiamo avuto ad ottobre – dice Guerra – la sindaca era stata sensibile al problema del bulli e vorrei che il Comune fosse al mio fianco se riesco a creare una rete di City angels qua ad Ancona. Queste figure aiutano anche i senzatetto oltre che a contrastare il crimine".