Dal degrado all’abusivismo, l’altra piaga delle case di piazza d’Armi. Un quadro al limite dell’immaginabile dove il senso di abbandono è reso ancora più evidente dalla lotta alle occupazioni di appartamenti gestiti dall’Erap, l’ex Istituto Case Popolari. Da un paio di settimane stiamo seguendo con attenzione la zona di piazza d’Armi stretta tra il vecchio e il nuovo mercato del Piano, area in totale abbandono da parte di tutte le istituzioni, dal Comune all’Erap passando per Anconambiente che in quello spazio urbano non mette piede chissà da quanto. In tutto sono più di una trentina di appartamenti sociali, tutti di piccola metratura, a volte mono o bilocali di poche decine di metri quadrati buoni per nuclei singoli o coppie.
A fronte di alcune presenze ‘normali’, ossia con contratti in regola, la maggior parte dei locali sono periodicamente occupati da abusivi, difficili poi da far uscire di casa con le buone. In mezzo a questo spazio di totale anarchia che sfocia nel disagio si trovano a operare le forze dell’ordine, le uniche che intervengono per limitare i danni fatti dalle amministrazioni. Una situazione fuori controllo da anni ormai e anche adesso una mezza dozzina di appartamenti sono stati chiusi e sigillati, porte e finestre sprangati con delle coperture di acciaio, inespugnabili, in attesa di poter riassegnare i locali. Gruppi familiari, a volte disperati e costretti a reperire un tetto, ma in alcuni casi soggetti che sull’abusivismo allocativo ci marciano da sempre. In passato alcuni di questi appartamenti sono stati assegnati a persone con evidenti difficoltà e in diversi casi il degrado ha dato spazio alla follia, con una serie di incendi che hanno rischiato di fare vittime. Almeno due sono gli appartamenti con evidenti segni dei roghi, vedi le fascette dei pompieri, un altro paio recano anche i sigilli della procura di Ancona. Abusivismo domiciliare che sfocia in alcuni casi anche in furti di energia e di acqua, le necessarie utenze per garantire una vita dignitosa, sebbene senza spendere un euro ai danni dei contribuenti onesti, per fortuna la maggioranza. Quando l’Erap riesce a intervenire per liberare un alloggio abusivo, altri vengono presi d’assalto. Un andirivieni continuo di persone di persone alla ricerca di un riparo. I tempi della burocrazia rallentano le nuove assegnazioni e nel frattempo le case restano sbarrate contro gli abusivi.
Erap che oltre all’area di piazza d’Armi da anni ha un problema simile nella zona delle casette tra via Marchetti e via Pergolesi. Lì la storia è paradossale perché il progetto originale di recupero, in accordo con il Comune nell’ambito del Bando delle Periferie, è saltato e adesso l’amministrazione sta cercando di salvare il salvabile. Delle 14 unità immobiliari che dovevano essere ristrutturate alla fine ne verranno recuperate al massimo un paio all’interno di una rimodulazione generale del progetto. I fondi per il recupero stanno scadendo e, incassata una proroga ministeriale, una parte è stata stornata per portare a termine l’autostazione Verrocchio alla stazione.