"Picchiata e minacciata" Ma è assolto

Le accuse dell’ex moglie erano pesanti, ma il 60enne anconetano se l’è cavata "Il fatto non sussiste"

Migration

Lui l’avrebbe chiamata "strega" e "demonio", l’avrebbe minacciata di farle togliere la genitorialità del figlio che era nato dalla loro unione sentimentale e un giorno l’avrebbe anche speronata con l’auto per costringerla a fermarsi e poi scaraventarla contro un muro. Un quadro accusatorio pesante per un 60enne anconetano che ieri, difeso dall’avvocato Giordano Gagliardini, è stato assolto dal gup Alberto Pallucchini perché "il fatto non sussiste". L’uomo rischiava un processo per maltrattamenti in famiglia e per lui la procura aveva chiesto il giudizio immediato. Ad accusarlo è stata la ex moglie, brasiliana, di 44 anni, dalla quale è divorziato dal 2020.

La donna si era rivolta alla polizia a fine estate, dopo che l’ex marito l’avrebbe più volte minacciata, offesa e anche picchiata quando si vedevano per la condivisione del figlio minorenne. Ad agosto scorso la brasiliana era andata a riprendere il figlio che aveva passato la notte con il padre e lui l’avrebbe presa a pugni. Poche settimane dopo lui si sarebbe appostato sotto casa di lei e poi l’avrebbe inseguita in auto, con a bordo anche il minore, fino a tagliarle la strada e a costringerla a fermarsi. Una volta scesa dalla vettura la 44enne sarebbe stata sbattuta contro un muro riportando lesioni guaribili in 25 giorni.