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Pieralisi, il fotovoltaico per l’autosufficienza

L’Ad Zeppelli: "Un investimento che testimonia l’impegno verso un futuro sostenibile e responsabile".

Il nuovo impianto fotovoltaico che la Pieralisi sta ultimando si trova sul tetto di uno dei suoi due capannoni

Il nuovo impianto fotovoltaico che la Pieralisi sta ultimando si trova sul tetto di uno dei suoi due capannoni

Garantirà la piena autonomia energetica aziendale il nuovo impianto fotovoltaico che la Pieralisi sta ultimando nel tetto di uno dei suoi due capannoni alla zona industriale di Jesi. Si tratta di un impianto di grandi dimensioni, con oltre 2.100 moduli che assicureranno una potenza complessiva di un MegaWatt per una produzione stimata in 1,2 milioni kWh. Per l’azienda, leader mondiale nella produzione di frantoi oleari e tra i principali player nella separazione industriale, si tratta di "una scelta nel rispetto dei valori dell’economia circolare e della piena sostenibilità", già alla base di molti dei suoi macchinari orientati alla chiarificazione delle acque o al recupero e valorizzazione degli scarti di lavorazione.

L’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico garantirà l’autosufficienza dei vari cicli produttivi della Pieralisi. Una volta a regime, entro luglio, contribuirà a un risparmio di anidride carbonica pari a 480 tonnellate/anno, l’equivalente di 260 auto tolte dalla strada. "Per assorbire tanta anidride carbonica, è stato calcolato, sarebbero necessari 48 mila alberi", fa sapere la Pieralisi. Per l’amministratore delegato Aldino Zeppelli, "questo investimento rappresenta molto più di un semplice impianto fotovoltaico. È la testimonianza concreta del nostro impegno verso un futuro sostenibile e responsabile. Grazie a questa infrastruttura, saremo in grado di ridurre significativamente la nostra impronta ambientale, generando energia pulita e rinnovabile che alimenterà le nostre attività e contribuirà al benessere del territorio; soprattutto contribuirà a ridurre fortemente i costi di trasformazione incrementando la competitività dei nostri prodotti rendendoli indipendenti da fattori esogeni. È un passo strategico che rafforza la nostra visione a lungo termine: innovare, crescere e creare valore condiviso, nel pieno rispetto dell’ambiente e delle comunità in cui operiamo".