VALERIO CUCCARONI
Cronaca

Pinacoteca, il calvario dei lavoratori. Che fine ha fatto il concorso pubblico?

La promessa era di assumere a tempo indeterminato quelli rimasti disoccupati

La promessa era di assumere a tempo indeterminato quelli rimasti disoccupati

La promessa era di assumere a tempo indeterminato quelli rimasti disoccupati

Che fine hanno fatto i lavoratori della Pinacoteca di Ancona? Era stato annunciato lo scorso anno, dalla precedente assessora della Cultura, Anna Maria Bertini, un concorso pubblico per stabilizzarli. Avrebbe dovuto bandirlo Ancona Servizi, ma del concorso non si sa più nulla. E ormai sono scomparsi gli stessi lavoratori, perché per le mostre alla Mole Vanvitelliana, negli spazi dove fino a ottobre scorso era ospitata la Pinacoteca, sono state assunte altre persone. Ricostruiamo la vicenda. La Pinacoteca fu chiusa per allestimenti il 3 giugno dello scorso anno, con un messaggio su Facebook. Essendo scaduto il contratto con la cooperativa Le macchine celibi, i lavoratori assunti in precedenza rimasero disoccupati, venendo a saperlo dai social network. La Pinacoteca fu riaperta alla fine di luglio con la mostra sulla famiglia Ferretti, assumendo tre dei quattro lavoratori disoccupati. Annunciate mostre di Dürer per l’autunno, non solo non sono state organizzate ma, terminata la mostra il 6 gennaio, la Pinacoteca alla Mole ha chiuso i battenti, con le opere più importanti (Crivelli, Tiziano, Lotto) spedite a Roma per il Giubileo. Negli ultimi cinque mesi i lavoratori che aspettavano il concorso non hanno ricevuto alcuna comunicazione. La cooperativa Le macchine celibi assicurava anche l’apertura del Museo della Città, diventato per metà un magazzino dei locali di piazza del Plebiscito e per metà uno spazio autogestito da chi lo affitta.

La situazione per i lavoratori è quella tipica di tutti i contratti precari: la precedente assunzione era stata effettuata dall’agenzia interinale During per conto di Ancona Servizi, che, essendo un’azienda privata, non è tenuta a fornire informazioni a chi intendesse comunicare, in tutta trasparenza, quali lavoratori sono stati assunti per l’apertura della mostra sul Rinascimento marchigiano. È una conseguenze della decisione, già presa dalla precedente giunta, di appaltare al settore privato servizi essenziali come l’apertura di spazi espositivi pubblici. All’insediamento del nuovo assessore comunale, Marta Paraventi, il sindaco in persona, Daniele Silvetti, ci rispose che resta l’intenzione della sua giunta di assumente a tempo indeterminato i quattro lavoratori rimasti disoccupati, dopo la seconda chiusura della Pinacoteca. Quando, però? I funzionari comunali che erano referenti dei lavoratori, assegnati ai musei, hanno cambiato servizio. Irraggiunbili quelli incaricati di seguire i rapporti con Ancona Servizi alla Mole Vanvitelliana, così come irreperibile la dirigente del servizio Cultura. Si attendono ragguagli dall’assessore Paraventi, oggi (ieri per chi legge, ndr) impegnata nell’insegnamento.