
Il grosso pino che si è spezzato nella punta: ora si dovrà capire se andrà abbattuto. I primi interventi ai due ragazzi che sono rimasti feriti col padre
Ancona, 2 luglio 2025 – “Un botto grosso e poi le urla dei ragazzini che gridavano, ho avuto tanta paura per loro”. A parlare è Gabriella, la moglie di Luciano Moresi, il fondatore e storico titolare della Trattoria Mezzavalle che è venuto a mancare ormai sei anni fa. E’ stata lei la prima ad accorgersi dell’albero crollato lunedì lungo il sentiero di Mezzavalle, quello che arriva proprio a ridosso del loro ristorante. “Ero fuori, seduta ad un tavolino per riposarmi un po’ – racconta Gabriella – quando ho sentito un grosso boato, un rumore enorme. Ho detto ’mamma mia che è successo’, poi ho visto l’albero crollato e sotto delle persone che urlavano. E’ stato terribile, mai vista una cosa del genere qua”.
L’urlo di Gabriella ha attirato l’attenzione della figlia. “Ho sentito mamma che gridava – dice Sonia Morresi – sono uscita dalla trattoria per vedere cosa era successo. Mi ha detto che era venuto giù un albero. La gente accorsa urlava ‘chiamate il 118, chiamate il 118’ allora ho preso la cassettina del pronto soccorso e mi sono precipitata a vedere”. C’erano ancora delle persone sotto, un padre con i due figli minorenni di 14 e 15 anni, rimasti feriti alla testa, a braccia e gambe. Metà di un albero, un pino, è finito proprio addosso ai ragazzini e le fronde hanno raggiunto anche il padre ma in maniera più superficiale”.
Erano le 19, i bagnanti dal mare stavano tornando tutti verso casa e in diversi poco prima erano passati proprio in quel punto, ad una ventina di metri dall’attacco del sentiero, partendo dalla spiaggia. “Io ci passo tutti i giorni – spiega Sonia – mi è preso un colpo. Ho cercato di chiamare subito il 112, come mi hanno insegnato al corso di primo soccorso che ho fatto ma il cellulare non aveva segnale nemmeno per i numeri di emergenza. Qualcun altro che nel frattempo è arrivato dalla spiaggia è poi riuscito a fare il numero per far arrivare i soccorsi. La fortuna ha voluto che c’erano già dei medici lì, un rianimatore, un altro medico che ha detto che aveva appena fatto la notte in ospedale e anche una infermiera. Si sono occupati subito dei feriti che non hanno mai perso conoscenza. Uno dei ragazzini tremava ancora per lo spavento”.
Moresi ha messo a disposizione i disinfettanti e tutto l’occorrente della sua valigetta di pronto soccorso. Ad uno dei due fratelli il medico ha fatto bere un po’ di acqua e sale poi sono arrivati i soccorsi via mare, il mezzo nautico del Servizio Nazionale di Soccorso di Portonovo, con a bordo personale sanitario che ha fatto assistenza ai feriti portandoli al molo per il trasporto in ospedale, a Torrette, fatto poi via terra. Sono stati tutti dimessi dopo la visita con pochi giorni di prognosi. I due fratelli hanno riportato contusioni lievi ed escoriazioni superficiali. Sono stati affidati al padre, una famiglia di origine romena.
Il sentiero di Mezzavalle è stato chiuso dai vigili del fuoco per tutta la notte e ieri mattina, dopo il sopralluogo dei tecnici comunali, è stato riaperto al pubblico attorno alle 11. “Il Comune è intervenuto tempestivamente – sottolinea Sonia – ha tolto l’albero caduto e messo in sicurezza. Temevo che la chiusura durasse più giorni invece hanno fatto in fretta. Il cellulare che non prende per chiamare le emergenze però è un problema, andrebbe fatto qualcosa. Lo stradello avrebbe bisogno di una manutenzione straordinaria, non basta spianare la strada che tra l’altro si è abbassata di un metro, serve uno stabilizzante ecocompatibile per non far mangiare il terreno dalle intemperie”.