Pippo Bar Ancona chiuso, Halloween costa caro al locale

Festa non autorizzata, il Questore mette i sigilli per quindici giorni al locale di via Sparapani finito già in passato nel mirino

Le volanti della polizia davanti al Pippo Bar di via Sparapani

Le volanti della polizia davanti al Pippo Bar di via Sparapani

Ancona, 9 novembre 2019 - Il questore chiude un altro bar. Dopo il Rosario, alla Palombella, ad inizio settimana, ieri pomeriggio la polizia dorica ha messo i sigilli anche al Pippo bar di via Sparapani, al Q1. La decisione presa dal capo della polizia di Ancona è arrivata dopo l’ennesimo episodio che si è verificato nel locale in questione, più precisamente nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre scorsi, quando i titolari del locale hanno organizzato una grande serata in occasione della festa di Halloween senza aver richiesto alcuna autorizzazione.

Ieri mattina il questore di Ancona, Claudio Cracovia, ha firmato il provvedimento di chiusura per 15 giorni, nei confronti del noto bar da anni aperto nei quartieri nuovi, davanti alla chiesa di San Giuseppe Moscati. Stando a quanto riferito dalla questura stessa, il Pippo bar era stato controllato e monitorato negli ultimi mesi. Meno di un mese fa il titolare del bar aveva annunciato l’intenzione di citare in giudizio il Comune che si era opposto alla richiesta di tenere aperto oltre le 23 nei fine settimana. Lo stesso esercente sembrava intenzionato a fare ricorso al Tar per quel provvedimento. Lo scorso febbraio era scattata la prima ordinanza di chiusura del bar, sempre per 15 giorni e ieri la polizia è tornata di nuovo a Monte Dago per lo stesso motivo.

Galeotta la festa di Halloween. Oltre alla violazione delle prescrizioni dell’orario di chiusura, fissato come detto alle 23, il locale ha continuato a diffondere musica dal vivo, percepibile chiaramente anche dall’esterno, prodotta mediante l’installazione nel locale stesso di impianti stereo e di amplificazione con l’uso di grandi casse acustiche. Quella sera stessa, inoltre, gli agenti hanno potuto constatare l’installazione sul soffitto di luci e faretti per ricreare l’atmosfera tipica di un locale di pubblico spettacolo, nonché di una batteria acustica.

Quell’evento era stato messo in piedi grazie ad una costante pubblicità di richiamo sui social network, fatto che aveva contribuito ad attirare tantissima gente. Il titolare del locale è stato sanzionato per la violazione dell’Ordinanza del Comune di Ancona e denunciato per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, in quanto durante il controllo da parte degli agenti delle volanti e della divisione amministrativa e sociale della questura di Ancona, ha offeso l’onore ed il decoro degli ufficiali. Il locale era stato più volte sanzionato per la violazione del regolamento acustico comunale ed aveva creato anche grave disagio alla cittadinanza, tanto che erano giunte diverse segnalazioni ed esposti da parte dei cittadini del quartiere. Per questo ieri pomeriggio la polizia è intervenuta facendo chiudere il locale per due settimane. Analoghi provvedimenti sono stati adottati nelle scorse settimane nei confronti di altri esercizi pubblici nei quartieri Piano San Lazzaro, Archi, Palombella, centro città, ma anche sul lungomare di Palombina. Prosegue la battaglia del questore Craco via per quanto riguarda il discorso della sicurezza.