Pochi studenti, addio alla scuola a Marischio

L’annuncio direttamente dal primo cittadino Santarelli: "Avanti col progetto di recupero anche per utilizzarla per altre attività"

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La scuola della frazione di Marischio cesserà di essere tale. A renderlo noto il sindaco Gabriele Santarelli nel fare il punto degli interventi sulle scuole dopo le polemiche dell’opposizione. "Rimane da completare il progetto per la nuova scuola di Marischio che considerato l’andamento demografico, dovrà essere pensata per poter essere facilmente convertita ad altro scopo" spiega il primo cittadino. "Abbiamo recuperato l’asilo nido Ciampicali – fa il punto dei suoi 5 anni Santarelli – e abbiamo dovuto gestire situazioni complesse nate da emergenze come quelle della scuola Giovanni Paolo II, il nido Petrarca e la scuola Marco Polo ma le scuole sono state una priorità".

Si difende così il primo cittadino uscente dagli attacchi e lo fa postando le foto di com’era il nido Ciampicali prima del loro insediamento: con muffe e infiltrazioni. "Abbiamo dovuto gestire diverse emergenze legate agli effetti del sisma, in particolare la delocalizzazione della scuola media Giovanni Paolo II per la quale si sta procedendo con il progetto di abbattimento e ricostruzione e per la quale è stata individuata la sede temporanea in viale Zonghi. Questa è stata una procedura molto complessa che ci ha impegnati in intensi confronti con la Prefettura che vantava sull’immobile un accordo sottoscritto dalla precedente Amministrazione per farla divenire la nuova sede di diversi corpi di Polizia". E ancora: "Altra emergenza è stato lo spostamento della scuola media Marco Polo, per la quale l’analisi dell’indice di vulnerabilità ha restituito valori al di sotto della soglia richiedendone la chiusura in corso d’anno. Abbiamo cercato di dare attenzione a tutte le necessità delle scuole risolvendo altri piccoli problemi anche in altri plessi. Nell’ottica del recupero del patrimonio immobiliare pubblico con l’obiettivo di renderlo disponibile per progetti proposti dalle comunità, sono stati eseguiti lavori di manutenzione straordinaria negli immobili delle ex scuole di San Giovanni e di Paterno".

"Quello che è stato fatto al nido Ciampicali – spiega Santarelli - è emblematico: lo abbiamo recuperato. Oggi è di nuovo attivo. Sul fronte dell’edilizia scolastica c’è ancora molto da fare ma in cinque anni siamo riusciti a rifare il tetto della Mazzini togliendo l’amianto, il tetto della scuola primaria e della Palestra Aldo Moro, la sostituzione di tutti gli impianti di riscaldamento, gli infissi alla primaria Mancini. Abbiamo ereditato una situazione disastrosa – chiude Santarelli - che abbiamo cercato di affrontare senza mai voltarci dall’altra parte".

Sara Ferreri