Gianluca Brilli s’è dimesso dalla carica di presidente. Era stato nominato come primo uomo biancorosso pro-tempore, e non ha atteso che i due soci e il direttivo trovassero l’intesa per chi lo sostituirà. La notizia l’ha ufficializzata ieri pomeriggio la stessa Ssc Ancona, che ha specificato che "a seguito della prossima riorganizzazione delle cariche dirigenziali societarie, il presidente Gianluca Brilli ha rassegnato le proprie dimissioni. Prossimamente sarà programmato l’incontro tra i soci per la suddivisione di ruoli e incarichi. Fino ad allora Gianluca Brilli rimarrà in carica per il disbrigo delle pratiche correnti". Il tema delle cariche societarie, a pochi giorni dall’atteso derby di Fermo, è l’argomento caldo di questi giorni, e i soci Marconi e Polci presenti da "separati in casa" alla presentazione dell’Ancona di mercoledì scorso hanno lasciato intendere che la prima riunione per il nuovo organigramma non sia andata proprio per il verso giusto. Anche se nessuno conferma che ci sia stata. Comunque si rivedranno il 23. La Ssc Ancona ha due soci alla pari che sono Stefano Marconi e Massimiliano Polci. Più alcuni appoggi esterni sotto forma di sponsor. Il presidente uscente è Gianluca Brilli, d’altra parte Marconi ha sempre dichiarato di non voler assumere l’incarico, e Vincenzo Guerini è solo presidente onorario, nonché supervisore dell’area tecnica. Brilli finora ha fatto il suo lavoro, ben più che provvisorio, nell’attesa di un organigramma definitivo che comprenda prima di tutto un presidente e un vicepresidente. Probabilmente qualcosa, tra i soci, non è andato per il verso giusto. Se come sembra, infatti, Massimiliano Polci diventerà il presidente dell’Ancona, è chiaro che l’altro socio, cioè Marconi, voglia un vicepresidente di sua fiducia. Pare che il candidato principale sia Antonio Recchi che, tra l’altro, è stato sempre al fianco di mr Rays, l’altra sera in piazza Cavour, pur non ricoprendo nessuna carica. Il problema sembrerebbe proprio questo: Marconi pare che voglia assolutamente Recchi, che però non sarebbe gradito a Polci. L’alternativa e che voglia un suo uomo come presidente, al posto del propositivo Polci. Sulla questione Vincenzo Guerini è stato chiaro: un’incursione veloce, ma non l’ha toccata piano: "Una serata così – ha detto in piazza Cavour – deve servire a tutti da stimolo per sentirsi responsabili davanti a tutta questa gente che dopo la batosta di giugno è ancora qui a volerci bene. Io me la sento piena, questa responsabilità. Spero che la senta anche la società, che è più importante di me e della squadra". Antonio Recchi o Robert Egidi o qualcun altro, insomma, purché la frattura tra Marconi e Polci, apparsa evidente, l’altra sera in piazza, venga ricomposta al più presto possibile.
Giuseppe Poli