Ponte crollato in A14, 400 tonnellate per la svolta

Montato il nuovo ponte 167 al posto di quello caduto a marzo 2017

Il nuovo cavalcavia che è stato posizionato in autostrada grazie all’aiuto di una gru

Il nuovo cavalcavia che è stato posizionato in autostrada grazie all’aiuto di una gru

Ancona, 15 aprile 2018 - Tutta la notte per montare il nuovo ponte 167. Il tratto di autostrada dal casello di Ancona sud alla stazione di Loreto-Porto Recanati è rimasto chiuso dalle 22 di ieri sera alle 6 di questa mattina proprio per il restringimento delle tre corsie per permettere agli operai di lavorare in sicurezza. L’autostrada ha riaperto stamattina con qualche disagio riscontrato. Una gru della portata di 400 tonnellate ha varato il nuovo cavalcavia che prende il posto di quello crollato nel marzo dell’anno scorso che ha provocato la morte di una coppia di coniugi in auto e il ferimento di tre operai. Il nuovo viadotto è stato posizionato stanotte con modalità molto diverse da quelle usate in precedenza: su tutte l’uso della gru appunto e la chiusura la traffico nel tratto interessato. Il nuovo cavalcavia, con campata centrale di 40 metri e due campate laterali di circa 12 metri, è stato assemblato nelle scorse settimane nell’area di parcheggio vicino al casello di Ancona sud.

In serata è stato avvicinato alle pile che lo sostengono. La gru è stata posizionata sulla carreggiata nord e l’impalcato sollevato e ruotato fino ad essere alloggiato e vincolato sulle pile. I primi operai si erano messi al lavoro a metà del febbraio scorso per ripulire la zona dalla macerie. Poi venerdì la bella notizia che tutti aspettavano da tempo. Aveva fatto temere ulteriori lungaggini lo slittamento del cronoprogramma iniziale, che prevedeva il termine dei lavori per questo gennaio, almeno stando alla «road map» presentata dal sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro su sollecitazione del Movimento cinque stelle in Commissione ambiente. I residenti di Osimo Stazione ma anche quelli di Castelfidardo e di tutta la Valmusone se lo sono chiesti per mesi quando sarebbe stato ricostruito perché la situazione viabilità è insostenibile. Nel frattempo il comune di Castelfidardo ha asfaltato una via di campagna alternativa, una soluzione «tampone» mentre i cittadini in protesta scendevano in strada. La ricostruzione del ponte prevede anche la sistemazione delle strade di accesso al ponte stesso e il collaudo. Sui tempi di realizzazione c’è incertezza ma i sindaci di Osimo e Camerano sono fiduciosi delle comunicazioni giunte da Società Autostrade e confermano che per la fine di giugno il cantiere sarà chiuso e il ponte ultimato.