Riaperto dopo 15 mesi il ponte crollato sull’autostrada

Tragedia dell’A14, una corona di fiori per ricordare i coniugi Diomede

CERIMONIA Nessun taglio del nastro per rispetto delle vittime

CERIMONIA Nessun taglio del nastro per rispetto delle vittime

Castelfidardo, 22 giugno 2018 - Dopo 15 mesi e una tragedia costata la vita a due persone, i coniugi Diomede di Spinetoli (Ap), è stato finalmente riaperto il ponte crollato sull’A14.

La benedizione e il momento di preghiera invocato da don Bruno Bottaluscio in memoria delle vittime del crollo di tutte le vittime della strada ha dato un tono di doverosa riflessione e spiritualità al ripristino della viabilità sul cavalcavia 167 in zona San Rocchetto, dove il traffico ha ripreso subito a sfogarsi dopo mezzogiorno, ora in cui sono state tolte le transenne e ripristinata la segnaletica.

Presente una folta delegazione dei due Comuni – Castelfidardo e Camerano – che tornano ora ad essere collegati evitando macchinosi e sterili peripli, nonché i tecnici di Provincia e Pavimental.

«Nessun festeggiamento, ma una semplice riapertura di un tratto nevralgico che 15 mesi fa è stato teatro di una tragedia: che si sia trattato di errore tecnico, umano o di una tremenda fatalità non spetta a noi dirlo, ma una leggerezza c’è stata e questa vicenda insegna che la prudenza non è mai troppa e la sicurezza va tutelata in ogni modo», ha detto il sindaco Roberto Ascani accompagnato dagli assessori Calvani e Pelati che a nome della comunità fidardense hanno deposto sul parapetto un mazzo di fiori offerto dai vivai Ballarini.

«Questo è un giorno lieto che ne richiama uno tristissimo – ha detto il sindaco Annalisa del Bello -; si restituisce al territorio un passaggio da est a ovest fondamentale dopo mesi di forti disagi per la popolazione e le attività industriali. La strada di per sé ha il significato simbolico dell’incontro che oggi viene suggellato e rilanciato tra due Comuni confinanti, senza tuttavia dimenticare l’evento doloroso del 9 marzo 2017 che ha coinvolto i coniugi di Spinetoli».