SILVIA SANTARELLI
Cronaca

Ponte Garibaldi, si procede nonostante il ricorso

Ponte Garibaldi, il ricorso al Consiglio di Stato non ferma l’avvio dei lavori: "Tutto pronto per cominciare". Ieri lo ‘sblocco’...

Il progetto del nuovo ponte Garibaldi

Il progetto del nuovo ponte Garibaldi

Ponte Garibaldi, il ricorso al Consiglio di Stato non ferma l’avvio dei lavori: "Tutto pronto per cominciare". Ieri lo ‘sblocco’ definitivo di Anas nei confronti dell’impresa, già designata, per effettuare i lavori del nuovo manufatto. Dopo il rigetto del ricorso al Tar, avviato da alcune associazioni ambientaliste, la struttura commissariale procede spedita nel rispetto del suo crono programma per portare a termine le opere di mitigazione del rischio di esondazione nelle valli Misa e Nevola, tra cui il ponte Garibaldi. Il primo passo sarà quello di demolire l’area di proprietà della sezione comunale di Federcaccia, in modo da poter avere gli adeguati spazi per procedere con i lavori di realizzazione delle rampe, mentre il ponte sarà realizzato in officina. La struttura commissariale non si sbilancia sui tempi di realizzazioni, ma l’auspicio è che il nuovo ponte Garibaldi possa essere realizzato entro la fine dell’anno. Si lavora anche al progetto del Ponte Portone: la prossima settimana in Comune sono attesi gli studi relativi alla nuova viabilità che sarà adottata non appena verrà realizzato il nuovo ponte. Si va avanti su tutti i fronti per accelerare con i lavori di mitigazione del rischio, obiettivo principale della struttura commissariale. Italia Nostra (Sezione di Senigallia), Gruppo Società Ambiente (Gsa), Associazione Confluenze, Archeoclub d’Italia (Sede di Senigallia) e Amici della foce del fiume Cesano, associazioni promotrici del ricorso contro il progetto di realizzazione del nuovo ponte, hanno annunciato che procederanno con il ricorso al Consiglio di Stato, ma a proseguire è anche la raccolta firme che ormai è arrivata a quota 10 mila. "Facciamo appello ai cittadini che condividono la nostra battaglia di venire a firmare, se non l’hanno ancora fatto, e di fare una donazione per sostenere le spese di questa battaglia e del prossimo ricorso al Consiglio di Stato attraverso un bonifico all’IBAN di Italia Nostra di Senigallia" spiegano le associazioni.