"Ponte San Carlo, amministrazione in silenzio"

Il gruppo di opposizione JesiAmo all’attacco: "Novembre è alle porte, così si rischia di perdere il contributo regionale"

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Demolizione e ricostruzione del Ponte San Carlo, era prevista per subito dopo Ferragosto l’apertura delle offerte per l’imponente appalto ma la procedura ha subito uno stop, dovuto a indisponibilità da parte della relativa commissione: divampa la polemica. Attacca il gruppo di opposizione JesiAmo: "Sul Ponte San Carlo argomento di punta della campagna elettorale appena conclusa – incalzano - è sceso un silenzio preoccupante. Sugli sviluppi delle opere pubbliche in generale, come d’altra parte anche sulla questione Amazon, l’Amministrazione non ha lasciato finora trasparire molto, ma sul Ponte San Carlo l’opera più urgente per la città ne’ sindaco ne’ tantomeno l’assessore ai Lavori pubblici Valeria Melappioni hanno rilasciato dichiarazioni di sorta. La preoccupazione per questo sinistro basso profilo – rimarcano da JesiAmo – è notevole considerando che il mese di novembre è alle porte e con esso la scadenza dei termini per l’assegnazione dell’appalto pena la possibile perdita del contributo regionale". Ma non è tutto: "Ci chiediamo – proseguono dal gruppo che fino a giugno amministrava la città – che fine abbia fatto il progetto della passerella ciclo pedonale così come promessa durante la campagna elettorale dalla coalizione del sindaco Fiordelmondo, così come la realizzazione del presidio di pronto intervento da insediare nel quartiere Minonna. Su questi punti interrogativi, convinti che non siano state mere promesse elettorali, e sullo stato dell’assegnazione dell’opera chiediamo che amministrazione e assessore informino il prima possibile il consiglio comunale e la cittadinanza invitando gli stessi ad organizzare un’assemblea di quartiere per illustrare lo stato di avanzamento dei lavori e di tali progetti" L’opera aprirà un cantiere nella zona di collegamento tra la superstrada Jesi Centro e il cuore della città che dovrebbe concludersi entro venti mesi. Si attende l’apertura delle offerte. Sono 611 i giorni di lavoro previsti dalla procedura, più di quanto preventivato nei mesi scorsi. Il cantiere dovrebbe partire tra la fine di questo e l’inizio del prossimo anno. La demolizione e ricostruzione del ponte banca complessivamente, per il momento, oltre 8 milioni di euro. I residenti di borgo Minonna da tempo sollecitano la realizzazione di un camminamento ciclopedonale per non spezzare il collegamento con la città, richiesta caduta nel vuoto con la vecchia giunta Bacci. Il nuovo progetto prevede tre e non più nove piloni nell’alveo del fiume Esino.