Ponti, asse attrezzato e viadotto al Piano. Tutti nel mirino

Dopo Genova, viadotti e ponti nel ciclone

Il viadotto dell'asse attrezzato (Antic)

Il viadotto dell'asse attrezzato (Antic)

Ancona, 17 agosto 2018 - Dopo Genova (FOTO), massima attenzione alle reti viarie strategiche del capoluogo. Ponti, viadotti e gallerie, competenze diverse un obiettivo comune: mantenere alta la sicurezza. La tragedia immane che ha colpito il capoluogo ligure ha innescato, inevitabilmente, un domino di ansietà: «Dall’altro ieri continuiamo a ricevere chiamate e segnalazioni su presunti cedimenti o ammaloramenti di strutture viarie su tutto il territorio nazionale, comprese le Marche e Ancona – spiega un funzionario dell’Anas –. Gente a cui sembra di aver notato nuove crepe su un pilone, una perdita d’acqua dalla volta di un tunnel o parti staccate da un viadotto. Ovviamente facciamo il possibile per controllare, ma nella totalità dei casi, almeno, fino ad ora, si è trattato di falsi allarmi. La gente è ossessionata e le conseguenze sono queste».

Su Ancona città l’Anas ha la responsabilità dell’asse attrezzato del porto, o meglio dei 900 metri della strada statale 681. Si tratta della bretella che da via Marconi parte in direzione fiera, porto turistico e scalo merci. Il viadotto, lungo appunto poco meno di un chilometro sovrasta lo scalo Marotti, la stazione marittima e alcuni capannoni e questo lo rende, con le dovute diversità, simile al viadotto Morandi crollato martedì mattina a Genova. Le altezze sono diverse, così come la conformazione, il tipo di struttura e soprattutto l’anno di realizzazione, datato 2004: «Al momento in calendario, nonostante quanto accaduto l’altro giorni – aggiunge il funzionario Anas nazionale – non è presente un intervento di rafforzamento o ristrutturazione di quel viadotto. I controlli e le manutenzioni, al contrario, vengono effettuati con assoluta regolarità, per quello come per le altre opere di nostra competenza ad Ancona».

Vedi, ad esempio, il viadotto sulla Variante (VIDEO) tra le gallerie Orciani e Barcaglione, e l’asse alla Baraccola. Spetta al Comune di Ancona, invece, la competenza sull’asse Nord-Sud, il cui punto dolente è da sempre il manto stradale. Negli ultimi due anni l’amministrazione ha sistemato i giunti del viadotto finale, ma sotto osservazione ci sono i piloni che lo tengono su, in alcuni punti, specie sotto Vallemiano, abbastanza obsoleti. E poi ci sono il Viadotto della Ricostruzione e le due, strategiche gallerie cittadine: «Il viadotto del Piano continua a perdere pezzi – attacca Daniele Berardinelli di Forza Italia – e i marciapiedi cedono. L’opera va monitorata, così come la Galleria del Risorgimento, su cui siamo riusciti, dopo una dura battaglia, ad ottenere una parziale messa in sicurezza. La parte centrale però è da ultimare. Basta una pioggia per vedere cascatelle d’acqua». 

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