"Portolotti" al festival di New York Zitti: "Si parla di mestieri del mare"

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L’11 ottobre il cuore pulsante di Ancona batterà nel mitico Greenwich Village di New York. La metafora sta a indicare il porto, protagonista assoluto di un film che si vedrà al Cinema Village nell’ambito del ‘Workers Unite Film Festival’. Si tratta di ‘Portolani’, opera del fotografo anconetano Paolo Zitti, selezionata dalla giuria del festival dedicato a film e documentari che affrontano temi legati al mondo del lavoro. Realizzato in collaborazione con Ruben Lagattolla e Carla Marcellini (musiche originali di Mateus Brandao) ‘Portolani’ è un ritratto dell’ambiente portuale e di chi ci lavora, un viaggio in quella comunità resa tale dal senso di appartenenza tipico di chi vive nel mare e del mare. Una realtà complessa, che sfugge all’osservatore distratto. "Il film parla dei mestieri del mare, del funzionamento della macchina-porto – spiega Zitti –. Il porto è una grande fabbrica a cielo aperto che vista da fuori può sembrare semplice, ma che in realtà coinvolge migliaia di persone. Io mi ci sono trovato subito a mio agio, perché come fotografo ho lavorato spesso per le imprese portuali, dai cantieri all’industria della lavorazione e conservazione del pesce. Sono andato con i pescatori in mare moltissime volte". La ‘novità’, per Zitti, è stata la scelta del mezzo espressivo. "Dall’immagine fissa della fotografia sono passato per la prima volta a quella in movimento. Tutto è nato come un esperimento, senza avere alcun finanziamento. Per dieci anni ho proposto il film, ma quando si parla di soldi tutti scappano. Questo però mi ha dato una libertà assoluta. Ero libero di fare il ‘mio’ documentario". Il risultato? Zitti spiega che "l’approccio è sia poetico che tecnico, ma non troppo. Non c’è la voglia di spiegare tutto. Il film si spiega da sé. E’ un racconto per immagini, con interviste ma senza la voce fuori campo, proprio affinché lo spettatore capisca da solo". Nella presentazione si legge che "la telecamera entra nella vita quotidiana del porto, ne racconta gli spazi, i ritmi di lavoro, gli sguardi dei protagonisti". Il film è disponibile su IT’S ART, ma il desiderio di Zitti è "una proiezione al Porto antico in occasione della Festa del mare". Davvero una bella idea. Intanto, in bocca al lupo per New York.

Raimondo Montesi