Portonovo nel guado Slitta il nuovo stabilimento

La concessione della spiaggia della Torre va alle lunghe, è molto difficile che entro giugno arrivi una decisione figlia di ben due pareri vincolanti.

Portonovo nel guado  Slitta il nuovo stabilimento

Portonovo nel guado Slitta il nuovo stabilimento

di Pierfrancesco Curzi

Rischia di slittare al prossimo anno l’apertura del nuovo stabilimento balneare, con tanto di area rimessaggio barche, a Portonovo, nei pressi della Torre De Bosis. Le procedure si stanno allungando in maniera naturale e tenuto conto che la stagione estiva 2023 è già entrata nel vivo e si concluderà tra poco più di tre mesi, non è da escludere che la concessione possa essere conferita su base poliennale dal 2024 in avanti. La Commissione giudicante che sta valutando i quattro progetti presentati, è al lavoro e al momento non è dato sapere quando formalizzerà la sua decisione. Un po’ di tempo è stato perso all’apertura delle buste per dipanare la matassa legata a una delle quattro offerte, alla fine tutte ammesse all’analisi della commissione comunale. A proposito di questioni burocratico-amministrative, nei giorni scorsi il Comune, proprietario dell’area in questione (per il resto la gran parte dell’arenile di Portonovo è di proprietà demaniale) ha approvato i verbali dell’asta pubblica per la formazione della commissione stessa. Tutti atti propedeutici alla decisione finale. I giorni passano e i quattro gruppi che hanno presentato la propria offerta per la gestione dell’area attendono con trepidazione di conoscere l’esito della gara. A quel punto, tuttavia, non sarà ancora tempo di poter avviare i lavori visto che serviranno almeno due pareri vincolanti: quello dell’Ente Parco del Conero (da una settimana guidato a interim dal vicepresidente, Riccardo Picciafuoco, dopo che il presidente, Daniele Silvetti, è stato eletto sindaco) e a seguire quello della Soprintendenza regionale dei beni architettonici e ambientali. Pareri che richiederanno ulteriore tempo. Difficile poter pronosticare una data in cui tutte le questioni amministrative potranno essere risolte, ma se ciò accadrà dopo il 30 giugno sarà pressoché inutile avviare l’attività commerciale. Saranno necessari dei lavori importanti che richiederanno altro tempo, per questo è pensabile che la concessione possa partire dall’estate del 2024.

Un’altra questione di cui, seppur marginalmente, si dovrà occupare la nuova amministrazione. Il provvedimento iniziale infatti è stato bandito dalla vecchia giunta ad aprile, in piena campagna elettorale, e le operazioni più importanti, come l’indizione della gara e l’apertura dei plichi con le offerte, sono state effettuate proprio nelle settimane del voto: tra l’11 e il 30 maggio, ossia tra il primo turno, il ballottaggio e la proclamazione del nuovo sindaco, Daniele Silvetti. Resta da capire anche la durata della concessione, se cioè si tratta di un accordo sulla base di medio-lungo termine o se si tratta di pochi anni, fattore che renderebbe meno appetibile l’investimento.