Ancona, raid dei vandali ai bagni pubblici di Portonovo

Spaccata anche la porta, operatori sconsolati

Ancona, raid dei vandali ai bagni pubblici di Portonovo

Ancona, raid dei vandali ai bagni pubblici di Portonovo

Ancona, 16 giugno 2017 - Raid vandalico ai bagni pubblici di Portonovo nei pressi dei laghetti. Un atto tanto barbaro quanto idiota, che avviene soprattutto dopo le lamentele da parte dei frequentatori della baia per il fatto che fino a pochi giorni fa questi erano chiusi al pubblico. Un motivo, allora, forse vien da pensare che ci fosse. Il raid è avvenuto nella notte tra mercoledì e ieri poiché, a detta dei testimoni, fino alla serata di mercoledì erano perfetti mentre ieri mattina sono stati trovati devastati.

Una distruzione fatta per il semplice ‘gusto’ di spaccare qualcosa senza alcun motivo e ‘trascorrere’ in questo modo qualche momento di ‘divertimento’. I vandali, per disintegrare i water, hanno utilizzato dei sassi lanciandoli poi contro i wc trasformati in bersagli. «Il bagno alla turca – commentano gli operatori di Portonovo – bene o male si può usare, ma quelli per le donne sono totalmente impraticabili poiché, al momento, inesistenti... letteralmente polverizzati». Vandali che hanno utilizzato dei massi decisamente pesanti e che, per trasportarli, avranno certamente fatto anche fatica. Il tutto approfittando del fatto che durante la notte non vi sono particolari controlli «né telecamere». Un raid che, probabilmente, rimarrà purtroppo impunito a meno che qualcuno non abbia notato qualcosa di utile per le indagini. Dell’episodio è stato infatti subito avvisato il Comune affinché «quanto prima si possa procedere anche alla loro ricostruzione e riutilizzo».

Alla devastazione non è scampata nemmeno la porta: «pure questa in parte è stata spaccata, sempre con l’utilizzo dei sassi». L’allarme è scattato ieri alle 11, quando qualcuno si è diretto verso il casottino per utilizzarlo, trovando poi la devastazione. Fortunatamente gli operatori hanno anche i propri bagni. Rimane però il fatto che non appena quelli pubblici sono stati aperti al pubblico, qualcuno ha provveduto a distruggerli già dopo un paio di giorni dalla loro messa in funzione. Non è detto, infine, che i vandali possano essere gli stessi che meno di un mese fa avevano messo per l’ennesima volta a ferro e fuoco il Mutilatini, appiccando anche un incendio all’interno poi spento proprio dagli operatori balneari che si erano armati dei propri estintori in attesa dell’arrivo dei Vigili del Fuoco accorgendosene, per fortuna, per tempo.