Poste centrali nel caos, lunghe file e disagi

"Siamo in coda da mezz’ora, le operatrici non bastano". Pochi sportelli aperti, persone anziane che decidono di andarsene

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"Siamo in fila da mezz’ora e la coda procede molto a rilento. Non possono bastare quelle operatrici attive dietro gli sportelli". La segnalazione è quella di una pensionata anconetana che ieri mattina si è recata nella sede centrale delle Poste del capoluogo, in largo XXIV Maggio, dove l’elevato afflusso di utenti ha mandato in tilt le attese per i servizi richiesti. Decine di persone hanno riempito il grande salone centrale nella mattinata di ieri dove agli sportelli erano presenti appena quattro dipendenti delle Poste centrali. In tempi e in giorni normali potrebbe anche essere sufficiente, ma quando ci sono le aperture del servizio dopo alcuni giorni di chiusura legati a festività e ponti il numero degli sportelli aperti non basta mai. E così è successo ieri, almeno stando a quanto riferito da alcuni clienti che si sono recati nella sede centrale delle poste e al nostro sopralluogo avvenuto nel corso della tarda mattinata. Tra versamenti, bollettini, pacchi postali e tutto il resto dei servizi forniti al cliente, tra le 11,30 e mezzogiorno nel salone si è radunata una vera e propria folla, con tutte le sedie a disposizione occupate, tanta gente in piedi e alcuni che hanno preferito attendere all’esterno a causa dell’aria condizionata. Tante le persone anziane, alcune accompagnate, che hanno preferito andarsene: "Troppa gente, non ce la faccio ad aspettare. Abito qui vicino, tornerò domani, in fondo non ho alcuna urgenza. Dentro è pieno, troppo pieno" racconta una signora appena uscita sulla scalinata d’ingresso al palazzo davanti alla sede del Comune dorico. Ovviamente abbiamo appurato in diretta quanto i tempi di attesa fossero effettivamente elevati. In particolare per i servizi più richiesti, a partire dal pagamento dei bollettini, con code fino a 25-30 numeri. Il personale di Poste Italiane della sede centrale in turno non ha avuto pause per affrontare un’utenza del genere. Non è la prima volta che le attese si prolungano così a causa della carenza di personale, disagi senza dubbio aggravati, in questa fase, il periodo di sciopero che riguarda l’intera azienda: da inizio agosto a inizio settembre qualche disagio sicuramente lo stato di agitazione lo provocherà in questo senso.