Prelievi di sangue ai pazienti che hanno l’assistenza a domicilio (Adi) esternalizzati? Dopo il caso dell’87enne costretta a pagare 50 euro per vedersi garantire un prelievo urgente che ha certificato un livello di emoglobina molto basso, la direzione del distretto di Jesi fa sapere: "Il servizio Adi rimane sempre a disposizione dell’utenza per la presa in carico dei bisogni assistenziali garantendo anche le urgenze. Pertanto se un utente si rivolge ad un servizio accreditato esterno – non entrando in contatto con il servizio sanitario distrettuale – non si può entrare nel merito delle prestazioni da altri svolte e degli accordi intrapresi tra l’utente e il privato accreditato stesso. Se si fosse seguito l’iter procedurale normale, ovvero prenotazione con impegnativa al servizio Adi, gli operatori si sarebbero immediatamente attivati e il prelievo sarebbe stato garantito anche in urgenza". Il figlio della paziente che si era rivolto al Carlino, informato, spiega: "L’estate scorsa al distretto mi hanno detto che da quel momento in poi loro dell’Adi non avrebbero più fatto i prelievi a domicilio e di rivolgermi o alla Bioaesis o alla Croce Azzurra. Così ho fatto tantochè siamo stati inseriti in una lista con il privato che però per l’urgenza ci ha chiesto 50 euro".
CronacaPrelievi di sangue ai pazienti Adi "Il servizio garantisce le urgenze"