"Premio Biella", nella cinquina dei candidati Maria Paola Merloni

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Il libro dedicato al padre tra i finalisti di uno dei principali premi a carattere nazionale. Il volume di Maria Paola Merloni è nella cinquina dei testi in corsa per la vittoria dell’edizione 2020 del ‘Premio Biella’ incentrato su letteratura e industria con il suo ‘Oggi è già domani, Vittorio Merloni vita di un imprenditore’, (Marsilio Editori). Adriano Prosperi, Michele Ainis, Luca Ricolfi, Salvatore Romeo sono gli altri finalisti della 19esima edizione dedicata alla saggistica, con premio speciale della giuria a Giulio Tremonti. L’opera prima dell’ex senatrice e imprenditrice dedicata al compianto genitore era stata data alle stampe lo scorso anno, prevedendo una serie di vernissage in giro per l’Italia, poi annullati causa Covid.

"In alcuni momenti mi sono anche commossa mentre scrivevo i testi", rivela la neo autrice, fortemente legata alla figura paterna. Maria Paola Merloni è stata componente del Cda di Indesit, per cui ha ricoperto il ruolo di responsabile delle relazioni istituzionali, e di altre società della famiglia. Presidente di Confindustria Marche dal 2004 al 2006, è stata parlamentare dal 2006 al 2018. Il Premio presieduto da Paolo Piana, ricerca e premia opere che uniscono l’indagine sul mondo industriale all’istanza letteraria.

La cerimonia conclusiva, in programma a novembre 2020, si svolgerà all’Auditorium di città studi di Biella. Il saggio di Maria Paola Merloni è stato incluso nella cinquina finalista in quanto "il volume delinea il profilo umano e imprenditoriale di Vittorio Merloni, uno dei più importanti industriali italiani del settore degli elettrodomestici, che fu anche presidente di Confindustria nelquadriennio 1980-1984, periodo cruciale nei rapporti tra sindacati e datori di lavoro e uno dei precursori della demotica. Oltre alla storia della Merloni Elettrodomestici, divenuta Indesit company, prima azienda produttrice del settore del bianco in Italia e seconda in Europa, "emerge dall’opera la figura di un uomo atipico nella storia industriale del nostro Paese, molto capace dal punto di vista professionale ma, soprattutto, dotato di una non comune sensibilità etica e sociale".