SARA FERRERI
Cronaca

Prenotazioni sospette, nei guai un 51enne

La Polizia ha scoperto la truffa a due strutture ricettive del territorio fabrianese, restituite le somme ai clienti vittime di phishing

Prenotazioni sospette, nei guai un 51enne

La polizia impegnata contro le truffe

Fabriano, 23 agosto 2024 – Tenta la truffa alle strutture ricettive ma viene beccato grazie al dialogo tra albergatori e polizia. Nei guai 51enne lombardo con precedenti specifici. Gli uffici della polizia di Stato sono, tra l’altro, deputati alla gestione degli archivi delle persone che prendono alloggio nelle strutture ricettive del territorio e questo consente un dialogo continuo tra il commissariato fabrianese e le stesse. Ciò ha consentito nei primi giorni di agosto, di sventare due truffe.

Un bed and breakfast di Fabriano ed un hotel di un comune vicino hanno ricevuto una prenotazione telefonica di una camera matrimoniale per dieci giorni: per l’hotel, anche con trattamento di mezza pensione. Le richieste risultavano molto interessanti ma proposte fuori dai circuiti ufficiali web maggiormente utilizzati, quindi prive delle garanzie minime. Così il presunto cliente si è proposto per un pagamento anticipato a saldo della prenotazione, mediante accredito sull’ Iban segnalato dalla struttura. Gli albergatori ritenendosi così al sicuro da brutte sorprese, hanno acconsentito all’accredito nei loro confronti, comunicando l’Iban aziendale: in effetti, di lì a poco, hanno verificato l’arrivo del bonifico preannunciato (per 1.100 e 680 euro).

Dopo qualche giorno, però, le due strutture hanno ricevuto un’altra telefonata dal presunto cliente. Una lamentava di essere malato di Covid e l’altra l’insorgenza di imprevisti lavorativi. Disdetta la prenotazione, visto il ’disturbo’ recato, i due clienti proponevano che una percentuale del 30 % del prezzo già pagato restasse alla struttura come risarcimento danni. Chiedevano che il restante fosse accreditato su un Iban diverso da quello che aveva fatto il pagamento.

Ma entrambi gli albergatori si sono insospettiti per l’Iban diverso e hanno chiamato il commissariato che ha chiesto loro di sporgere querela e restituire integralmente l’importo ricevuto allo stesso Iban da cui l’avevano ricevuto. Dopo pochi giorni entrambi gli albergatori hanno ricevuto telefonate di ringraziamento dai titolari dei conti correnti dai quali erano partiti i pagamenti. I due avevano subito una truffa phishing: ignoti avevano carpito le credenziali dei conti correnti ed erano riusciti a prosciugarli con la disposizione numerosi bonifici. La prenotazione alle strutture ricettive era solo un passaggio per nascondere ai filtri degli istituti bancari l’attività truffaldina: perché se dagli Iban ‘rubati’ fossero partiti bonifici verso l’Iban del Regno Unito indicato dal cliente per la restituzione di parte del prezzo pagato, questi sarebbero stati oggetto di verifiche preventive. Identificato dall’utenza telefonica i poliziotti hanno denunciato il 51enne per truffa.