Bagarre di fine stagione, sui social senigalliesi contro albergatori e ristoratori: "Non bastano gli eventi, serve l’accoglienza". All’origine della polemica, il calo dei turisti che si è registrato nel mese di agosto, da sempre periodo sold out in gran parte delle strutture della città. Ma quest’anno non è stato così e la diminuzione di presenze si è percepita anche durante il Summer Jamboree, nonostante il pienone dei week-end, in cui da sempre la spiaggia di velluto richiama persone da tutti i comuni limitrofi.
"Il dato delle presenze non può certamente essere legato solo ai prezzi, alle strutture arretrate o altro – spiega Egidio Muscellini, segretario di Confartigianato –. È una questione complessa che va analizzata in maniera approfondita e che deve interessare anche la Regione Marche. Complessivamente Senigallia ha fatto cose buone ed altre migliorabili come per esempio più eventi realizzati in contemporanea. Serve una politica dell’accoglienza dove il turista deve essere messo al centro e non utilizzato come riempi casse. L’offerta a Senigallia in realtà c’è per tutte le tasche, basta informarsi. Certamente la nostra città deve investire di più e meglio in comunicazione. Servirà un tavolo per fare il punto sulla situazione". Ma i prezzi lievitati soprattutto in bar e ristoranti hanno fatto storcere il naso non solo ai senigalliesi, che nei commenti social richiedono più cura della città, soprattutto del lungomare ma anche a tanti turisti che, durante la stagione si sono lamentati via social degli scontrini di alcuni bar e ristoranti, "più cari della riviera romagnola".
Sulla scia dei ristoranti stellati, qualcuno potrebbe essersi fatto prendere un po’ la mano: "Qualche anno fa eravamo più onesti, ora siamo tutti stellatissimi" scrive un senigalliese. "Abbassare i prezzi, richiamare i last minute, sorridere di più, così sembra che il cliente vi sta facendo un favore" il commento di un altro senigalliese. "Ho pagato un capuccino 70 centesimi in più rispetto alle altre parti e ho speso 41 euro per un campeggio. Non siamo nababbi" sottolinea un turista. L’Amministrazione ci prova ad allungare la stagione con un evento in programma il prossimo 23 settembre oltre al ritorno di Pane Nostrum, in programma ad ottobre. "Naturalmente occorre puntare sempre di più sulla destagionalizzazione e per quanto ci rigirarda sulla stagione invernale" conclude Muscellini.