Il calo di presenze turistiche ha interessato anche le strutture alberghiere e i bed and breakfast del Conero a giugno e luglio. Meglio ad agosto, quasi tutto last minute. Il maltempo non ha certo dato una mano ma sono stati anche altri i fattori che hanno portato alla diminuzione di presenze. Chi è arrivato ha optato per vacanze più economiche, soggiorni più brevi: chi non può andare all’estero, ha fatto un assaggio di vacanza. Annamaria Ciccarelli, presidente dell’associazione Albergatori del Conero e titolare dell’Acanto country house a Sirolo, analizza quanto accaduto quest’estate.
"Il turismo è diventato una risorsa per tutti i Paesi e quindi ci dobbiamo confrontare con un’offerta internazionale – ha detto -. La variabile prezzo è stata determinante nella scelta della vacanza. Non si potevano incrementare tanto da assorbire tutti gli incrementi che purtroppo abbiamo subito durante l’anno perché anche la clientela da parte sua ha dovuto fare i conti con lo stesso problema. Dobbiamo riflettere anche sull’offerta: il mare non basta più".
Serve altro secondo Ciccarelli: "Bisogna fare lo sforzo per aumentare l’offerta di altri prodotti turistici, enogastronomia di qualità ad esempio che sicuramente fa la differenza e ci aiuta tantissimo nel prolungamento della stagione, del turismo lento, sia a piedi che bike, di eventi di carattere culturale che devono fare attrazione a livello nazionale e internazionale. Se vogliamo che il turismo diventi una vera e propria leva economica per il Paese, bisogna meditare sulle scelte che vengono fatte, sia da parte degli operatori che delle amministrazioni". E se gli italiani sono tornati a viaggiare oltre confine, anche gli stranieri sono tornati nelle Marche ma si è orientato più, oltre che sul Conero, verso le città d’arte che in pandemia avevano subito una maggiore contrazione. Lo conferma anche Roberto Biondini, presidente di Abc Turismo, la rete che raggruppa agriturismi, bed and breakfast e country house dell’entroterra osimano.
"Da una parte hanno inciso le condizioni meteo e il caro prezzi, con contestuale rimonta del fascino dei Paesi più vicini", ha affermato. Last minute ci sono state tante prenotazioni. Si punta tanto ancora alla destagionalizzazione, in primis su settembre in corso e sulla prima decina di ottobre, proponendo un turismo green sul Conero tanto amato dai turisti del nord e stranieri soprattutto. Dagli hotel alle spiagge il calo c’è stato insomma, aspettando i numeri ufficiali a ottobre, ma lo stesso discorso non vale per i ristoranti dove, comunque, ci sono molte presenze locali. Pieni invece i camping, per tutto agosto.
Silvia Santini