Preso a Madrid e rimpatriato: Prota in carcere

Sull’ex carabiniere, fuggito dall’Italia, pendevano due sentenze di condanna per una sfilza di reati. Dovrà scontare 5 anni e 5 mesi

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Mandato di arresto europeo nei confronti dell’ex appuntato 38enne Massimo Prota che è stato ammanettato a Fiumicino. L’uomo irreperibile in Italia, è stato rintracciato e rimpatriato: nei suoi confronti pendevano due sentenze passate in giudicato: la prima emessa nel 2017 e divenuta definitiva nel 2019, per i reati di falsità ideologica, falsità materiale, tentata concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, tutti commessi tra il 2009 e il 2010. La seconda emessa un anno e definitiva da marzo 2022 riguarda il reato di peculato commesso nel 2009. Lo scorso 30 luglio era stato arrestato dalla Polizia Locale di Madrid, dove si era trattenuto per qualche settimana. Martedì pomeriggio i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Senigallia, insieme alla polizia di frontiera, hanno allacciato le manette ai polsi dell’ex carabinieri che 12 anni fa gli hanno notificato l’ordine di carcerazione emesso lo scorso aprile dalla Procura della Repubblica presso la Corte d’appello di Ancona. Quando prestava servizio presso l’Arma senigalliese Prota si era reso responsabile di vari reati, per alcuni dei quali erano stati chiamati in causa anche altri due carabinieri poi prosciolti da ogni accusa.

In particolare l’ex militare era finito nei guai con l’accusa di aver falsificato alcuni verbali relativi a sequestri di droga, in modo da poter registrare minori quantitativi di stupefacenti: in parte erano stati trattenuti, in parte usati come merce di scambio per ottenere soffiate da presunti informatori in modo da potersi facilitare un avanzo di carriera. Un altro filone di indagine riguardava i cosiddetti sequestri facili dei veicoli sottoposti a controlli stradali. A saltare all’occhio erano anche i numerosi verbali per guida in stato di ebbrezza e le tante patenti ritirate quando si trovava in servizio. Il militare era diventato un incubo per alcuni senigalliesi a cui aveva ritirato la patente più volte. L’ex appuntato scelto era stato già sospeso dal servizio nel 2011 e congedato dall’Arma dopo la prima condanna definitiva del 2019.

Ora dovrà scontare la pena di cinque anni, cinque mesi e nove giorni nel carcere di Velletri. Nella giornata di ieri la notizia dell’arresto ha fatto subito il giro della città dove le vicende che riguardano l’ex carabiniere sono state sempre molto seguite dai senigalliesi.

Silvia Santarelli