Ancona, salvò la vita a un uomo. Promozione mai arrivata

Nel 2015 si tuffò da eroe in mare al Passetto, ora l'agente della penitenziaria vince il ricorso al Tar

La cerimonia a Roma con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

La cerimonia a Roma con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Ancona, 21 marzo 2018 - Aveva salvato la vita a un grottarolo del Passetto, caduto in acqua il 9 ottobre 2015, tanto da guadagnarsi la benemerenza del Comune di Ancona e soprattutto la promozione per merito straordinario che nel giugno 2016, con una cerimonia solenne a Roma, gli era stata consegnata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Un riconoscimento che, a distanza di due anni e mezzo dall’eroico salvataggio, è rimasto solo sulla carta: in tutto questo tempo né il Ministero della Giustizia, né il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, hanno provveduto ad adeguare, sotto il profilo giuridico ed economico, l’inquadramento di Giuseppe Somma, agente di polizia penitenziaria in servizio dal 2012 nel carcere di Montacuto. Somma, 45 anni, attualmente assistente capo, in virtù della promozione per merito straordinario deve essere inquadrato tra i sovrintendenti: lo ha stabilito il Tar Marche, cui Somma ha fatto ricorso contro l’inerzia di Ministero e provveditorato.

Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso con una sentenza pubblicata lunedì, già notificata all’avvocatura dello Stato dall’avvocato Maurizio Discepolo, legale di Giuseppe Somma. «La sentenza è immediatamente esecutiva – spiega il legale – e ci aspettiamo che la promozione venga concretizzata in tempi brevi». A raccontare il salvataggio e la girandola di riconoscimenti che ne era seguita è lo stesso Somma. «Quel giorno di ottobre 2015 mi trovavo con un amico nella sua grotta, sotto la piscina comunale del Passetto, quando un uomo di 73 anni era caduto in mare: mi ero subito tuffato per salvarlo, nonostante le condizioni difficili del mare, altrimenti sarebbe morto».

Il grottarolo finito in mare si era infatti procurato numerose fratture e difficilmente sarebbe riuscito a mettersi in salvo da solo. Dopo averlo portato al sicuro, Giuseppe Somma ha atteso i soccorsi: «in quel punto non ci sono nemmeno le scale – spiega – ed è stato necessario attendere un’imbarcazione della capitaneria per portarlo via mare fino al porto e di qui caricarlo su un’ambulanza». Pochi mesi dopo era arrivata la telefonata del Comune, che lo invitava alla cerimonia di San Ciriaco per consegnargli la benemerenza, ma soprattutto Somma era stato chiamato dal ministro Andrea Orlando, che gli aveva comunicato la decisione di consegnargli la promozione per merito straordinario durante una cerimonia nella scuola di polizia penitenziaria ‘Giovanni Falcone’: alla consegna dell’attestato da parte del Presidente Mattarella erano presenti quasi tutti i ministri.

Grande l’amarezza nel constatare che, a distanza di un anno da quella cerimonia, la promozione non era stata ancora concretizzata. Somma nel giugno 2017 ha scritto all’amministrazione penitenziaria via pec, poi in assenza di risposte si è rivolto al Tar. «Anche gli altri colleghi premiati nello stesso giorno non sono stati ancora promossi – conclude Somma – e ho consigliato loro di intraprendere la mia stessa strada. In genere la promozione arriva a distanza di sei mesi dal riconoscimento, stavolta la burocrazia è stata più lenta del solito».