"Pronto soccorso in crisi Assumete gli studenti"

I Tribunali del Malato regionali fanno appello al rettore e ad. Acquaroli per sbloccare. una situazione gravissima

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Carenza di personale e forti criticità dei pronto soccorso, i tribunali del Malato delle Marche fanno appello al rettore dell’Università politecnica delle Marche Gianluca Gregori e al governatore Francesco Acquaroli per ‘assoldare’ anche gli specializzandi in Medicina di emergenzaurgenza iscritti ai primi anni. Del resto nei pronto soccorso già lavorano alcuni medici neolaureati assunti a termine con contratti di collaborazione. La segreteria regionale di Cittadinanzattiva delle Marche Odv, attraverso anche la sua rete del Tribunale per i diritti del malato, hanno inviato una lettera aperta al rettore e al governatore sulla "difficile situazione in cui versano i pronto soccorso delle Marche". "Una situazione – scrivono - che va progressivamente a peggiorare sia per la cronica carenza di personale ma anche per l’impossibilità di inviare nei reparti i pazienti che necessitano di ricovero. Pur consapevoli delle iniziative individuate dalla Regione per colmare i vuoti di organico, tra cui quella di acquisire con contratti co.co.co. medici specializzandi al 4 e 5 anno per la gestione dei codici bianchi in pronto soccorso, pur consapevoli che la situazione qui segnalata è presente in tutto il territorio nazionale, non possiamo non rimarcare ancora una volta quanto tale situazione incida sia sull’assistenza del malato sia sul lavoro dei medici e degli operatori dei pronto soccorso".

Di qui le proposte: "Avviare, nel più breve tempo possibile, un tavolo di confronto tra Regione, Università, aziende sanitarieospedaliere regionali, rappresentanze delle professioni sanitarie della Meu e le associazioni dei pazienti, che porti a definire, in maniera condivisa e altrettanto celere, proposte di intervento a tutela e garanzia sia del paziente che del medico e professionista del pronto soccorso. come già fatto in altre regioni". Obiettivo: "Cercare di acquisire gli specializzandi in Medicina di emergenzaurgenza, così come gli specializzandi in tutte quelle discipline equipollenti o affini, iscritti al primo, secondo e terzo anno, da impiegare in modo modulare in base all’anno di iscrizione, con compiti esclusivamente legati alle attività di gestione dei codici bianchi.

E sempre e solo sotto la supervisione dei direttori del pronto soccorso, che si renderebbero, così, garanti da una parte del loro percorso formativo "on the job" e dall’altra della sicurezza delle cure ai pazienti". Una soluzione che potrebbe contribuire a ridurre le attese dei codici meno gravi che quotidianamente affluiscono ai vari pronto soccorso mettendo a dura prova la tenuta del sistema dell’emergenza-urgenza.

Sara Ferreri