
Unità, riduzione degli esuberi e politiche industriali di prospettiva. Sono stati questi i concetti ripetuti, a più riprese, da sindacati...
Unità, riduzione degli esuberi e politiche industriali di prospettiva. Sono stati questi i concetti ripetuti, a più riprese, da sindacati e istituzioni, durante l’ora di sciopero degli impiegati della sede di Fabriano (Ancona) della Beko Europe, ieri mattina, che ha visto la partecipazione di circa 100 colletti bianchi riuniti in presidio davanti la loro sede lavorativa.
Uno sciopero indetto subito dopo la fine dell’ultimo incontro al Mimit del 27 febbraio scorso, nel quale sono stati confermati i circa 226 esuberi tra i colletti bianchi della sede fabrianese su 500 dipendenti complessivi.
Presenti all’iniziativa, tra gli altri, il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli (foto), gli europarlamentari Carlo Ciccioli (FdI) e Matteo Ricci (Pd), gli onorevoli Antonio Baldelli (FdI) e Irene Manzi (Pd), l’assessore regionale Chiara Biondi, la consigliera regionale Mirella Battistoni, il sindaco di Fabriano Daniela Ghergo, il vescovo della diocesi Fabriano-Matelica, monsignor Francesco Massara, e molti altri sindaci del Fabrianese.