Protesta lavoratori spettacolo Ancona, 300 addetti in piazza VIDEO

Una delegazione è stata poi ricevuta in Prefettura. "Chiediamo aiuti subito e una nuova legge per il settore"

La protesta dei lavoratori dello spettacolo ad Ancona

La protesta dei lavoratori dello spettacolo ad Ancona

Ancona, 30 ottobre 2020 - “State uccidendo la danza”, “Teatro luogo sicuro”. Con questi cartelli e intonando in coro “L’arte cura, l’arte è cultura”, gli operatori dello spettacolo (video) hanno manifestato questa mattina in piazza del Plebiscito, sotto la Prefettura, per chiedere aiuti economici e misure meno restringenti al settore che più di tutti sta pagando gli effetti della pandemia.

L’iniziativa, organizzata dalla Cgil Slc, dalla Cisl Fistel e dalla Uil Com, ha visto circa 300 addetti arrivare in piazza, schierati, ben distanziati e con i dispositivi di protezione individuale. Ballerine con le scarpette da danza appese al collo, tecnici addetti al montaggio di palchi con gli elmetti in testa, gli insegnanti di ballo in divisa, i trampolieri, mangia fuoco, musicisti e maestre di canto.

A turno qualcuno ha preso la parola parlando di teatri luoghi sicuri, scuole da ballo a norma, cinema attenti e senza casi di contagio segnali, sperando che il governo possa rivedere le nostre stringenti per il loro settore con attività chiuse dopo l’ultimo dpcm di Conte. In tutta la regione gli addetti al settore spettacolo sono 6mila e “per la maggior parte precari” hanno spiegato le tre sigle sindacali.

Una delegazione, attorno a mezzogiorno, è salita in prefettura per portare le proposte della categoria da far arrivare al governo e Regione: una nuova legge sullo spettacolo, un tavolo permanente con gli artisti, forme di sostegno economico e regole anti covid meno penalizzanti per il settore.