
Ritrovato dopo 19 anni all’estero un secondo dipinto trafugato dal liceo ‘Perticari’. Il ritrovamento è opera dei carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale italiano. A rivelarlo sono l’avvocato Roberto Paradisi e il prof Giulio Moraca, responsabili del "Comitato Salviamo il Classico", che dopo il furto che avevano scoperto il 10 dicembre 2004 nel corso di un sopralluogo nella struttura abbandonata e formalizzarono una denuncia allegando fotografie e catalogazione analitica delle opere d’arte. Nel maggio scorso era stato ritrovato a L’Aquila un altro dei dipinti rubati, il ritratto del cardinale Giuseppe Doria (per cui è pendente processo penale a L’Aquila e in cui il prossimo 25 settembre i rappresentanti del "Comitato Salviamo il Classico" sono stati chiamati a rendere testimonianza). Il dipinto si trova in un paese europeo: "Siamo stati chiamati dai carabinieri per identificare e riconoscere anche questo secondo dipinto – scrivono in una nota Roberto Paradisi e Giulio Moraca – che, purtroppo, è stato tagliato in modo da ricavarne probabilmente due o tre quadri distinti. Il taglio è stato preciso e fatto in modo tale da risaltare un particolare del dipinto stesso. Ovviamente è stato anche restaurato per facilitarne la vendita. Le indagini sono in corso – hanno aggiunto i due storici esponenti del Comitato – e, per ora, non vogliamo divulgare ulteriori dettagli. Si tratta comunque, come abbiamo anche spiegato ai carabinieri, di un quadro di imponenti dimensioni che si trovava in Aula Magna". Resta il mistero di chi, nel 2004, potesse essere in possesso delle chiavi del liceo per poter far entrare, senza segni di effrazione, i ladri.
"Si trattava di un patrimonio di valore storico e culturale inestimabile per la città" dichiara oggi Roberto Paradisi, che ricorda come tra le opere sparite vi è il ritratto del marchese Fagnani (risulta l’unico ritratto conosciuto esistente a Senigallia), il ritratto della seconda metà del 700 di Ludovico Merlini, il delegato apostolico che ebbe l’incarico di visionare i progetti del secondo ampliamento di Senigallia, il ritratto del conte Gherardi ed altre opere di inestimabile valore. Aggiungo che queste opere appartengono ormai al Liceo Classico avendole la scuola possedute per decenni, senza alcuna rivendicazione del Comune".