Qualità della vita 2018 Ancona, la provincia guadagna sei posti

L’annuale graduatoria premia la nostra provincia

Il belvedere su Ancona

Il belvedere su Ancona

Ancona, 18 dicembre 2018 - L’inversione di tendenza è iniziata. La provincia di Ancona guadagna sei posizioni e si piazza nella prima metà della classifica sulla Qualità della Vita che ogni anno (questo è il 29esimo) il quotidiano economico, Il Sole 24 Ore, fa per parametrare le città italiane. Tutte e cinque le province marchigiane si piazzano nella prima metà della classifica: Ascoli Piceno che è 27/a in Italia e prima nella regione, Ancona 31esima, Macerata 32esima, Pesaro Urbino 42esima, Fermo 50esima. Ma solo Ancona e Fermo guadagnano posizioni rispetto al 2017: più 6 punti per tutte e due, le altre scivolano giù.

La provincia dorica è decima per le start up innovative e vanta il minor gap in Italia nelle retribuzioni nette di uomini e donne. Guardando il lato economico della provincia, quello che tiene in considerazione le energie monetarie che circolano, per ricchezza e consumi la provincia di Ancona è alla 48esima posizione, ma in salita rispetto a un anno fa. Significa che dalla crisi si sta uscendo? Non certo per chi fa impresa, ma di sicuro c’è chi riesce a mettere in circolo moneta favorendo gli acquisti. Il trend è confermato anche dagli ‘Affari e lavoro’, che mette Ancona al settimo posto. Un buon posizionamento anche quando si parla di ambiente e servizi. Il welfare è stato sempre un punto di forza della provincia grazie a una rete assistenziale che ha sempre lavorato in sintonia. E’ chiaro che a fare la parte maggiore è sicuramente la città di Ancona che ha provveduto ad alimentare il sistema di accoglienza seppur la richiesta, soprattutto da parte di persone fragili, è in continuo aumento.

Quando si parla di demografia e anche di società, la provincia vanta un buon piazzamento in quanto a numero di laureati. Nel territorio sono tanti i ragazzi che si iscrivono all’università e che portano a termine il loro corso di studi. Si arriva poi alle note dolenti. Niente di allarmante, ma la provincia di Ancona non è percepita come provincia sicura. In questo dato rientra anche la questione ‘giustizia’, e dunque le lungaggini legate alla conclusione di un grado di giudizio.

In quanto a cultura le Marche non lasciano spazio e confermano la loro forza attrattiva. A conclusione, tutte e cinque le province marchigiane si piazzano bene, entro le prime 27, quattro province sono poi nelle top ten per la permanenza media dei turisti nelle strutture ricettive: Fermo al primo posto assoluto, seguita da Macerata, Pesaro Urbino, Ascoli Piceno. Ancona, su questo fronte deve ancora lavorare molto.

Intanto proprio ieri sono stati presentati i dati sulle performance raggiunte dal Comune di Ancona. Dalla relazione è emerso che gli obiettivi dell’anno 2017 sono stati raggiunti nel 79% circa dei casi. Dal focus sulle razionalizzazioni di spesa che hanno consentito una riduzione in modo stabile dei costi di gestione per circa 2.5 milioni di euro  annui, cosa che ha generato dal 2014 (inizio mandato ad oggi) oltre 9 milioni di euro di risparmi.