Quando il ministro De Michelis andava a ballare

Il politico, noto viveur, scrisse anche un libro sui migliori locali degli anni Ottanta tra cui l’ex Shalimar

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Dove andiamo a ballare questa sera? Allo Shalimar, ovviamente. E tra le migliaia di persone che nei magici e spensierati anni Ottanta – il periodo del boom delle discoteche – frequentavano la storica discoteca sulle colline di Scapezzano sabato travolta dalle fiamme c’era anche un ministro, Gianni De Michelis. Il politico socialista, scomparso a 79 anni nel 2019, in quel decennio non balzò soltanto agli onori delle cronache politiche per i suoi numerosi incarichi (fu ministro del lavoro, poi vice presidente del Consiglio e ministro degli affari esteri) ma ancor più in quelle di gossip: noto viveur, non era raro vederlo, nonostante la mole imponente, ballare con una certa disinvoltura nelle più famose discoteche italiane. Senza nasconderlo, in netta controtendenza rispetto a quella sobrietà un po’ austera che veniva richiesta alle cariche istituzionali. Anzi, nel 1989 scrisse pure un libro con accurate recensioni di luoghi che hanno fatto la storia del divertimento italiano e il cui titolo è proprio "Dove andiamo a ballare questa sera?": un testo diventato nel tempo un cult e letteralmente introvabile perché non più ristampato, chissà perché. Ogni tanto si intravede in qualche mercato dell’usato, con prezzi però assolutamente proibitivi, di diverse centinaia di euro. Rileggerlo oggi che lo Shalimar non c’è più, non può che suscitare nostalgia per chi quel decennio l’ha vissuto: De Michelis infatti parla anche della storica discoteca di via Berardinelli, e lo fa con toni entusiasti. "Questo locale è uno dei più rinomati delle Marche – scrive il ministro-ballerino-recensore – D’estate si balla all’aperto con un bel giardino, c’è un bel porticato ornato di statue romane e una profusione di stucco antico e specchi. C’è un simpatico piano bar, e quattro bar fra interno ed esterno dove vengono offerti long drink a base di frutta. Per animare il locale vengono spesso organizzati défilé di moda e spettacoli di cabaret a cui hanno partecipato comici del Drive In (celebre programma televisivo di allora) come Gaspare, Zuzzurro e Gianfranco D’Angelo". Racconti e personaggi di un tempo ormai lontano. "Il pubblico è molto vario sia per estrazione sociale sia per età", aggiunge De Michelis, sottolineando uno dei motivi del successo, reso possibile anche dai prezzi accessibili. Alla fine, come il più attento dei critici, De Michelis non lesina nemmeno i voti: in una scala da 1 a 4, assegna un 3 alla musica ed al servizio e un 4 all’ambiente e al pubblico, "eccezionali".

Andrea Pongetti