"Quando ucraini e russi saranno qui, allora sarà segno di un giorno nuovo"

Le toccanti parole dell’arcivescovo Dal Cin, durante il concerto per la pace del Maestro Riccardo Muti

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di Stefano Marchetti

"Il segno di un nuovo giorno sarà quando vedremo camminare insieme verso la Santa Casa i pellegrini della Russia e quelli dell’Ucraina". Nelle parole dell’arcivescovo Fabio Dal Cin, delegato pontificio, c’è tutto il significato dello straordinario concerto delle "Vie dell’Amicizia" che Riccardo Muti ha diretto l’altra sera nell’incantevole piazza del Santuario di Loreto. "Questo concerto è nato proprio qui, sul sagrato, quando Cristina Muti, moglie del Maestro, mi ha presentato con entusiasmo il bellissimo progetto di Ravenna Festival. I valori sono gli stessi del messaggio della Santa Casa: nella casa di Maria non possiamo che sentirci tutti fratelli", ha aggiunto monsignor Dal Cin che ha letto anche il messaggio inviato da Papa Francesco, attraverso il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano. Il Pontefice ha espresso il suo apprezzamento per l’evento "e, nell’unirsi spiritualmente, incoraggia a proseguire l’impegno di riaccendere nei cuori la speranza e favorire percorsi di solidarietà e di concordia mediante il linguaggio universale della musica". Nella cornice delle architetture del Bramante, il concerto è stato un susseguirsi di emozioni, con momenti toccanti come il "Magnificat" di Vivaldi, i due pezzi sacri di Giuseppe Verdi, la preghiera in ucraino di madre e figlia, e la "Melodia per un angelo", suonata anche da Taras Stoly, virtuoso della bandura, una celebrità in Ucraina, che qualche mese fa si è arruolato per difendere la sua patria ed è arrivato a Loreto con un permesso speciale, ma già lunedì tornerà sul fronte caldo dei territori attorno a Kiev. Presente alla serata anche l’ambasciatore dell’Ucraina in Italia, Yaroslav Melnyk, che ha consegnato a Riccardo Muti l’onorificenza ufficiale con cui il Maestro viene nominato membro dell’Accademia nazionale delle Arti, e ha ringraziato tutti gli italiani per la loro solidarietà agli ucraini e alla loro lotta. Il concerto delle "Vie dell’Amicizia" a Loreto è stato realizzato da Ravenna Festival in collaborazione con la Prelatura della Santa Casa, con il sostegno della Regione Marche, il contributo del Comune di Loreto e la partnership di Bper Banca: il ricavato sarà devoluto in beneficenza. All’evento ha assistito un parterre di personalità: fra loro il prefetto Darco Pellos, il presidente della Regione Francesco Acquaroli e il vicepresidente Mirco Carloni, il sindaco di Loreto Moreno Pieroni, il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori, il generale Fabiano Salticchioli, comandante della Legione Carabinieri Marche, il colonnello Luca Massimi comandante dell’Aeronautica Militare, oltre a rappresentanti del mondo economico, con Stefano Rossetti, vicedirettore generale Bper, e gli imprenditori Cristina Loccioni, Roberta Fileni, Michele Paoloni, Ettore Barattelli, Rodolfo Zengarini, Lorena Lardini e Sandro Parcaroli. Ad assistere anche Fabio Corvatta, presidente del Centro studi leopardiani di Recanati e il celebre pianista Ramin Bahrami, che nel tardo pomeriggio ha anche suonato l’organo all’interno della basilica lauretana.