
«Dal camino del crematorio non esce vapore acqueo, escono metalli pesanti, escono diossine, escono furani»
Daniela Diomedi spiega il suo punto di vista sul futuro crematorio di Tavernelle: "C’è una vasta letteratura che attesta la pericolosità di questo tipo di impianti. Nel 2024 l’Isde, associazione medici per l’ambiente, ha pubblicato una monografia sul tema e inquadrato esattamente qual è la pericolosità. Dal camino del crematorio non esce vapore acqueo, escono metalli pesanti, escono diossine, escono furani, micropolveri, microparticolato che attualmente non è neanche normato. Sostanze che sono pericolosissime per le persone, inquinano il suolo e l’aria. E molte di queste non decadono, restano lì dove finiscono. La non biodegradabilità comporta che queste sostanze pericolose per la salute si accumulano e si sommano nel tempo. E si parla di un impianto che dovrà lavorare per tremila feretri all’anno".