Raddoppio ferroviario: ecco il tracciato

Meno di quattro anni di lavori per velocizzare la Falconara-Orte, al via gli incontri con i cittadini delle zone interessate dall’intervento

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"Dovranno partire entro i primi mesi del prossimo anno e concludersi necessariamente entro agosto 2026 i lavori per il raddoppio della ferrovia Orte-Falconara, II lotto tra Genga e Serra San Quirico".

Così il commissario straordinario di Governo Vincenzo Macello annunciando l’avvio della fase del dibattito pubblico per la grande opera che in 1.130 giorni ridisegnerà lo skyline dell’alta Vallesina e del Fabrianese. "L’iter autorizzativo va concluso entro l’estate" spiega il commissario.

Lo sviluppo complessivo è di 8,9 chilometri di cui 7 in affiancamento alla linea esistente. Il progetto già finanziato con 438milioni di euro inseriti nel Pnrr, si sviluppa in una alternanza di gallerie, viadotti e tratti allo scoperto. Il lotto "Genga – Serra San Quirico" interessa anche Cerreto D’Esi, Comune selezionato per il deposito di terre e rocce da scavo, in fase di cantierizzazione.

A ricordare l’importanza dell’opera "sul fronte della mobilità sostenibile e lo scambio gomma-rotaia" la viceministra delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Teresa Bellanova. "Partiamo oggi con il primo di 15 incontri previsti di qui all’8 giugno - commenta il coordinatore del dibattito pubblico Alberto Cena -. Ci aspettiamo una grande partecipazione da parte dei cittadini, che potranno ottenere risposte a dubbi e quesiti e fornire a loro volta suggerimenti e osservazioni sul progetto di Rfi".

L’opera promette di passare "da 4 a 10 treni l’ora e di incrementare la velocità dei treni". Si inizierà poco prima dell’imbocco della galleria Valterra di Genga. Percorsa la galleria, il tracciato esce allo scoperto in corrispondenza di Via San Vittore (frazione Gattuccio), e prosegue in viadotto (tre campate), per 210 metri. "La nuova stazione di Genga – si legge nel progetto - sarà costituita da un viadotto scatolare e delocalizzato dalla preesistente stazione storica. Ci sarà una nuova piazza tra la stazione storica e quella nuova, con possibilità di introdurre attività commerciali e di ristorazione lungo il perimetro.

Il tracciato interseca poi via Marconi, procede con la galleria Genga e prosegue allo scoperto fino al raggiungimento della galleria Mogiano. All’uscita di questa il tracciato prosegue incontrando il secondo ponte ferroviario a 8 campate e doppio binario per una lunghezza di 245 metri. In uscita dal viadotto, si entra in galleria Chiaradovo fra Genga e Fabriano.

In uscita dalla galleria, si scavalcherà la viabilità esistente e si continuerà con un viadotto che consente l’attraversamento del Fiume Esino. L’ultimo tratto si inserisce nel sedime esistente della Orte – Falconara e si conclude con il riallaccio alla linea storica". Tutti i dettagli sul sito: www.dportefalconara.it.

Sara Ferreri