"Raddoppio ferroviario, progetto vecchio"

Il Comitato contrario al tracciato di Rfi ha incontrato la terza commissione della Regione per sottoporre le numerose criticità presenti

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Raddoppio Orte Falconara, il comitato Gola della Rossa (formato da 145 membri residenti a Serra San Quirico e Genga) e il sindaco di Serra San Quirico Tommaso Borri in audizione in Regione. La terza commissione Ambiente e lavori pubblici ha ascoltato anche la relazione dell’ingegner Massimo Belcecchi che ha lavorato ad una variante al progetto di Rfi. I consiglieri al termine della commissione, hanno chiesto una seduta di approfondimento per il progetto. "Il comitato non è contrario all’opera – spiega il portavoce Euthimios Kotronias - ma ritiene che il progetto Rfi sia obsoleto come progettazione, redatto il 2003 con dati del decennio del 1980, superato come tecnologia, nell’era dei treni Maglev e Hyperloop e fuori da ogni certezza di tempi e costi di realizzazione. Inoltre, questo Lotto 2, Genga – Serra San Quirico, devasta il territorio, l’ambiente, la fauna e la flora, le risorse idriche e per ultima la qualità della vita dei residenti. L’attuale tracciato rende inutilizzabile il pozzo che fornisce di acqua 400 residenti a Genga Stazione e Camponocecchio e produce un artefatto di un impatto ambientale orribile da ‘cattedrale nel deserto’ con l’unico vantaggio dell’aumento dei passeggeri da 195 a 215 in una proiezione all’anno 2040". Poi sulla stazione di Genga: "La conseguenza sarà il maltrattamento dei 34 commercianti che operano nell’area (La Cuna, ndr), mentre il Comune chiede l’indennità di 1.260.000 euro per il consorzio Frasassi per i mancati introiti, la proprietà dei fabbricati commerciali che passerà al Comune, che affitterà poi agli ambulanti ed infine, lo scoraggiamento dei visitatori delle grotte di Frasassi, dopo anni e anni di lavori in corso".

Il comitato rimarca anche "l’impatto architettonico, paesaggistico e dei costi di una stazione che sorgerà in mezzo a un paradiso di natura e verde". "Nella valle dell’Esino e nella Gola della Rossa la devastazione è totale – aggiungono - in una zona con viabilità precaria dove ci saranno, per un tempo indeterminato, circa 1 milione e 200 mila metri quadrati di materiali di risulta da portare via. Nella strada di Palombare e di Pontechiaradovo ci sarà un camion ogni 6 minuti per 810 ore al giorno. E il sindaco di Genga ha chiesto le vie di fuga alternative per gli abitanti di Palombare. Il parco attrezzato di Pontechiaradovo sarà totalmente distrutto. Infine la Gola della Rossa con le sue fresie e pareti rocciose, e la Grotta Fucile, si vedranno attraversare da un tubo di ferro dove passerà il treno a 165 kmorari. Il sindaco di Serra San Quirico ha evidenziato le ripercussioni negative sul territorio comunale.

Sara Ferreri