Rapinano un uomo, col bottino giocano alle slot

Identificati dalla polizia grazie alle telecamere i due malviventi che avevano bloccato l’auto di un 66enne per poi aggredirlo e derubarlo

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Alla guida della propria auto 66enne jesino si vede sbarrare la strada da un giovane. Arrabbiato si ferma, scende ma viene picchiato e rapinato del portafogli. E’ accaduto nella tarda serata del 4 maggio scorso ma ora i poliziotti sono arrivati ai responsabili due giovani che la sera stessa hanno utilizzato il bottino, pari a circa 200 euro per giocare alle slot machine in una vicina sala giochi e li hanno denunciati per rapina pluriaggravata. Il 66enne alla vista del ragazzo immobile in mezzo alla carreggiata è stato costretto a fermare l’auto lungo l’asse Sud, all’altezza della rotatoria del parco commerciale Gallodoro. Sceso dal mezzo per chiedere al giovane perché si trovasse lì lo jesino, in tutta risposta, ha ricevuto un violento pugno alla spalla sinistra: il 66enne è stramazzato al suolo, paralizzato dal dolore e dalla paura. Qualche istante dopo, la vittima stesa a terra, ha sentito arrivare un’auto a forte velocità e fermarsi lì accanto. "Sbrigati che ti fotografano la targa!" ha gridato l’autista. Allora l’aggressore con un violento strattone, ha girato il 66enne che era supino a pancia in giù portandogli il volto sull’asfalto, ha estratto dalla tasca dei pantaloni della vittima il portafogli. Poi, raggiunto il complice, si è allontanato ad alta velocità. Il rapinato, ripresosi dallo choc dopo alcuni minuti, è riuscito ad alzarsi dolorante e a raggiungere il commissariato.

I poliziotti lo hanno accompagnato al pronto soccorso dell’Urbani dove il 66enne è stato medicato per traumi da percosse alle costole, al rachide cervicale e alla spalla sinistra e dimesso con dieci giorni di prognosi. Gli agenti, diretti dal vice questore Mario Sica, hanno dato immediato avvio all’attività di indagine, coordinate procura di Ancona. La zona dove è stata messa a segno la rapina è stata battuta fino all’individuazione di telecamere private che hanno riscontrato la versione fornita dal rapinatore. Poi effettuati dei servizi di appostamento, i poliziotti hanno accertato che i due si erano recati in una vicina sala giochi, probabilmente utilizzando il bottino per giocare alle slot machine.

Dopo settimane di appostamenti i poliziotti hanno beccato i due rapinatori mentre tornavano alla sala giochi, sempre in orario tardo-serale. Comparando le immagini delle telecamere i poliziotti sono riusciti a risalire alle loro identità: si tratta di due 22enni, operai, uno italiano l’altro nord africano, entrambi residenti in Comuni diversi della Vallesina, già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e la persona. Durante le perquisizioni i poliziotti hanno trovato oggetti pertinenti al reato. Dovranno rispondere di rapina pluriaggravata poichè commessa da più persone e in danno di persona ultra 65enne, oltre a quello di lesioni aggravate.