Regione e medici di base, lo scontro continua

Niente accordo sulle vaccinazioni, il presidente Massimo Magi: "E’ evidente che non ci vogliono al loro fianco in questa campagna"

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"È evidente che la Regione non ci voglia al suo fianco in questa fase vaccinale delicata nei confronti della popolazione marchigiana". Sembrano essere distanti le posizioni tra l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini e le organizzazioni dei medici di base. Le parole del responsabile regionale della Fimmg, Massimo Magi, lo confermano. Ieri ennesimo vertice con la Regione che si è concluso con un nulla di fatto. Oggi le parti tornano ad incontrarsi, ma intanto il tempo passa, le posizioni si stanno arroccando e un accordo nelle Marche diventa sempre di più un terno al lotto: "I sindacati dei medici di base, che non hanno raggiunto un accordo a livello nazionale sono stati convocati al tavolo regionale – spiega Saltamartini – Abbiamo proposto una soluzione sulla base dei precedenti accordi-quadro nazionali e quindi non vedo questa distanza. Siamo ancora in una fase di trattativa come accade in tutte le vertenze di settore".

Per la categoria parla Massimo Magi: "La Regione preferisce vaccinare la popolazione attraverso i suoi 15 punti dislocati sul territorio e fare a meno di noi – attacca il segretario regionale Fimmg – Si potrebbero integrare i punti vaccinali con i nostri 1.200 medici sparsi nelle Marche, ma si preferisce fare campagne di massa invece che puntare sulla diffusione territoriale. Dal canto nostro non abbiamo fatto alcuna menzione alla parte economica, siamo disposti ad accettare la proposta della Regione, ma non vogliamo essere usati soltanto per fare i vaccini a domicilio per i non autosufficienti. Non vogliamo essere l’ultima ruota del carro".

Sul ruolo centrale dei medici di famiglia si è espressa anche la direttrice generale dell’Asur, Nadia Storti, secondo cui "quei medici sono molto importanti, figure su cui bisogna fare affidamento, specie per la campagna vaccinale".

Intanto i consiglieri regionali del Partito Democratico chiedono a gran voce di mettere in calendario una seduta consiliare straordinaria sulla pandemia. La richiesta è nei confronti del Presidente dell’Assemblea legislativa, Dino Latini: "Il quadro sanitario della nostra regione ha subìto nelle ultime settimane un sensibile aggravamento per quanto riguarda la crescita esponenziale della curva dei contagi, in particolare nelle province di Ancona e Macerata – spiegano i Dem del gruppo regionale – Non vogliamo parlare di epidemia fuori controllo, ma non possiamo neppure ignorare gli effetti di una crisi che, invece di attenuarsi, sembra spingere sull’acceleratore, con pesanti ricadute sociali ed economiche sulle attività produttive e commerciali". Alla seduta consiliare aperta i Dem auspicano la partecipazione anche di esponenti della sanità e di altre istituzioni come Anci e Upi.