MARINA VERDENELLI
Cronaca

Relazione per il divorzio, il prete finisce indagato

La donna si è ritenuta offesa da giudizi falsi e screditanti, sia come madre che come moglie: l’ha denunciato

Il parroco avrebbe buttato una cattiva luce sulla donna, sia come madre che come moglie (foto generica)

Il parroco avrebbe buttato una cattiva luce sulla donna, sia come madre che come moglie (foto generica)

Ancona, 17 maggio 2025 – Si divorzia dal marito e nelle carte della separazione depositate dal coniuge, una causa civile, trova due resoconti scritti dal sacerdote della sua parrocchia, frequentata dalla coppia e anche dalla loro figlia minorenne. Resoconti in cui il parroco avrebbe buttato una cattiva luce sulla donna, sia come madre che come moglie. Considerazioni ritenute false e screditanti al punto da denunciare il prete. La querela, che la donna ha fatto tramite il suo legale, l’avvocato Domenico Liso, è finita in Procura, a Pesaro, e il pubblico ministero Marino Cerioni ha aperto un fascicolo per calunnia indagando il sacerdote.

La denuncia è stata fatta l’8 aprile scorso, su un sacerdote alla guida di una parrocchia a Monte Porzio, nel Pesarese, che ricade nella diocesi di Senigallia. Per conoscenza è stato informato anche il vescovo di Senigallia, monsignore Franco Manenti.

E’ a Monte Porzio che la coppia, oggi ormai divorziata, ha vissuto insieme fino a quando ha deciso poi di lasciarsi e passare alle vie legali. Inizialmente la donna aveva avviato una causa giudiziale, al tribunale di Pesaro, poi è diventata consensuale. Il divorzio si è concluso nei primi mesi dell’anno. Il marito, attraverso il proprio legale, aveva depositato una memoria a gennaio, con contenuti giudicati “riprovevoli” dalla difesa della moglie.

Il parroco infatti avrebbe fatto riferimento a due resoconti sulla situazione familiare. Nel primo, datato novembre del 2021, parlava dei rapporti tra madre e figlia spiegando che la donna comprava alla figlia cose “non adatte alla sua età”, regali definiti “costosi e non indispensabili” per i quali avrebbe chiesto al marito di partecipare alla spesa. Anche sul fronte compiti la madre non sarebbe stata un genitore modello: “Non li fa quando sta con lei poi chiede al padre di giustificarla a scuola”.

Il parroco avrebbe scritto anche che la ragazzina usciva in orari serali non adatti alla sua età, che la madre la informava delle scelte dei genitori spingendosi troppo oltre e che avrebbe creato stress al marito raccontando menzogne contro di lui. La madre avrebbe anche deciso se e come la figlia doveva andare a messa.

Un’altra relazione è stata fatta a marzo del 2023. Il sacerdote riferiva della figlia, diventata triste per la separazione dei genitori. Aveva proposto alla coppia dei colloqui con il consultorio familiare ma solo il marito era andato, la donna no. Sempre secondo il parroco la donna nascondeva cose al marito che avrebbe anche voluto un secondo figlio ma lei no. Per la calunnia subita la donna chiede 12.500 euro di risarcimento al prete di Monte Porzio. L’indagine è ancora in corso e bisognerà vedere se la Procura riterrà di dover chiedere un rinvio a giudizio o meno sul religioso.