Ancona, giallo Renata Rapposelli. Ecco il consulente del caso Yara

Contatti con l’investigatore privato Ezio Denti. Ieri altra autopsia

GIALLO RAPPOSELLI, RITROVATO IL CORPO DELLA PITTRICE

GIALLO RAPPOSELLI, RITROVATO IL CORPO DELLA PITTRICE

Ancona, 22 novembre 2017 - Anche Ezio Denti, che è stato consulente nei casi di Yara Gambirasio (la ragazza tredicenne di Brembate di Sopra trovata morta tre mesi dopo la scomparsa) ed Elena Ceste, potrebbe essere coinvolto come consulente della difesa nell’indagine sull’omicidio di Renata Rapposelli, che vede indagati il figlio Simone e l’ex marito Giuseppe Santoleri.

«Ci sono stati contatti – dice l’investigatore privato, che è originario di Teramo e nel weekend è stato in Abruzzo – ma non c’è ancora un incarico ufficiale. Questo caso è basato su suggestioni e ci sono ampi spazi per la difesa». La notizia di un interessamento di Denti al caso della pittrice anconetana arriva nel giorno della seconda autopsia sul corpo Renata: ieri il medico legale Antonio Tombolini ha fatto nuovi prelievi sul cadavere, sembra per un approfondimento dopo i sopralluoghi dei carabinieri dei Ris nella casa della pittrice, in quella dei Santoleri a Giulianova e sulla Fiat Seicento di Pino, con cui l’uomo ha sostenuto di aver accompagnato Renata fino a Loreto.

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Domani l’auto sarà sottoposta a nuovi accertamenti, per la quarta volta in meno di tre settimane: i Ris faranno rilievi e fotograferanno il bagagliaio dell’auto e cercheranno nelle ruote tracce di terriccio e vegetazione compatibili con quelli della radura di Tolentino in cui è stato ritrovato il cadavere. Proprio a Tolentino, sempre domani, sarà fatto un nuovo sopralluogo per prelevare terriccio e vegetazione alla presenza dei legali della difesa. Oggi invece il computer della 64enne, prelevato nella sua casa di via della Pescheria, sarà invece affidato all’analista forense Luca Russo, che ne analizzerà il contenuto e le ricerche online.

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Russo è stato già incaricato dal sostituto procuratore Andrea Laurino di analizzare il pc e i telefoni degli indagati. Restano intanto critiche le condizioni di Giuseppe Santoleri. L’uomo è finito in ospedale, nel reparto di rianimazione di Atri, nel pomeriggio del 12 novembre, dopo aver saputo dalla tv che il corpo ritrovato a Tolentino era probabilmente della ex moglie: aveva ingerito una grossa quantità di psicofarmaci, era stato sottoposto a una lavanda gastrica e dopo alcuni giorni stato trasferito nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Giulianova, dove è rimasto fino a domenica, quando su ordine dei medici è stato trasferito a Villa San Giuseppe, una clinica di Ascoli Piceno convenzionata con il sistema sanitario. Ieri il figlio Simone è andato a trovare il 67enne. «A momenti è lucido e a momenti no», ha detto alle telecamere. «Nelle condizioni in cui si trova, sta meglio in clinica che a casa». L’uomo prevede un lungo ricovero per il padre.

Super testimone smentisce Santoleri