Il motto è sempre lo stesso: ripartire il più in fretta possibile. La categoria è compatta, ma è normale che le istituzioni optino per la cautela. Come la sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli: "È evidente che non bisogna essere geni per capire come queste siano le attività più esposte a causa della pandemia e allo stremo nonostante lo sforzo poderoso fatto dallo Stato. Detto questo, aspettiamo che la campagna vaccinale sia entrata definitivamente nel vivo, altrimenti rischiamo di fare la fine della Sardegna che in 15 giorni è passata dal bianco del riapre tutto al rosso di chiude tutto. Ora non ce lo possiamo più permettere. Sono qui per portare la mia testimonianza, con cui certo non si mangia, ma credo sia comunque importante. Ristori e sostegni vanno bene, se ne possono dare di più e anche meglio. Noi, come Comune, abbiamo fatto il possibile, con risorse del nostro bilancio che, lo ricordo per i distratti, deve sempre tornare in pareggio, mentre lo Stato può fare debito e poi praticare i vari scostamenti".
La Mancinelli entra nel dettaglio di quanto fatto e di quanto in previsione: "Intanto abbiamo abbattuto la Tari, la Tassa sui rifiuti, per 1,2 milioni di euro a 4.200 microimprese della città. Vorrei precisare che si tratta di soldi degli anconetani, un forte senso di solidarietà, perché i soldi non ci sono arrivati da Marte. Non risolve tutti i problemi, ma è un buon inizio. Abbiamo reso gratuita la Cosap, il canone per il suolo pubblico, fino a dicembre 2021 e confermiamo la misura degli spazi comunali concessi alle attività praticamente a gratis. La stagione balneare parte il 1° Maggio? Sono contenta, ma dovremo essere bravi a mettere in campo tutte le cautele perché, lo ricordo sempre, la Sardegna è sempre dietro l’angolo. La App per prenotare il posto in spiaggia? Credo che la riconfermeremo anche per l’imminente stagione estiva".