
La ragazzina aveva raccontato tutto alla famiglia ed era scattata la denuncia. Ieri la sentenza di condanna (foto di repertorio)
Ancona, 10 giugno 2025 – Si erano conosciuti sui social, lei 15 anni, lui 26 anni. Una grossa differenza di età che però non aveva impedito di far sbocciare l’amore tra loro. Prima si erano scritti dei messaggi poi avevano iniziato a vedersi iniziando una relazione durata però solo pochi mesi. La differenza di età avrebbe iniziato a pesare nella coppia e dopo varie divergenze caratteriali la minorenne aveva deciso di lasciarlo per vivere la sua vita da adolescente.
Quando ha detto basta era nel 2023. Il ragazzo, un anconetano che oggi ha 28 anni, non si sarebbe fatto da parte e avrebbe iniziato a perseguitare la ragazzina fino ad arrivare a minacciarla che avrebbe diffuso sue foto intime, fatte quando stavano insieme, se non fosse tornata con lui. Per un anno avrebbe tartassato la minorenne di messaggi vocali, telefonate, presentandosi anche davanti alla scuola che la 15enne frequentava, a Recanati, pretendendo di riallacciare la relazione. Lui diceva di amarla, lei non lo voleva più vedere.
Durante un incontro il 28enne l’avrebbe spinta a terra, strappandole il cellulare di mano, e lesionandole due dita per una prognosi di cinque giorni. La 15enne è riuscita a raccontare tutto ai genitori ed è partita la denuncia contro l’ex, finito a processo per stalking e lesioni aggravate e pornografia minorile per la produzione di foto della ragazzina che ritraevano le sue parti intime. Il giudice Alberto Pallucchini ha condannato l’imputato, difeso dall’avvocato Emanuele Salsedo, ad un 1 anno e 8 mesi di reclusione (in abbreviato). Parti civili mamma e figlia, con gli avvocati Jacopo Saccomani e Bernadette Verducci. Stando alle accuse l’anconetano avrebbe iniziato i comportamenti persecutori ad ottobre del 2023 fino a gennaio 2024. L’imputato ha sempre negato i fatti.