Ricercato a bordo di un’auto Deve scontare due anni di carcere

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Giovedì i poliziotti hanno rintracciato un pregiudicato magrebino che è risultato destinatario di un ordine di carcerazione: dovrò scontare due anni di reclusione e successivamente dovrà essere espulso dall’Italia per reati commessi in material di stupefacenti. Si tratta di un 30enne magrebino che gli agenti hanno notato in compagnia di un connazionale nel quartiere di Vivere Verde. Entrambi noti alle forze dell’ordine, hanno attirato l’attenzione degli agenti in quanto si trovavano insieme ad alcuni giovani facendo pensare che fosse in atto un’attività di spaccio. Gli agenti sono intervenuti per bloccare i due che cercavano di allontanarsi a bordo di un’auto: il passeggero, riconosciuto subito dagli agenti, si è gettato dal veicolo per scappare, mentre il conducente è stato subito bloccato. Si tratta di un un 30enne senza titolo di soggiorno in Italia, con una serie di precedenti penali per lo più attinenti a fatti reato connesso al mondo dello spaccio di stupefacenti commessi in provincia di Ancona e più volte denunciato e tratto in arresto. Trasferito in Commissariato, è risultato destinatario di un ordine di custodia cautelare a cui gli agenti hanno subito dato esecuzione trasferendolo nel carcere di Montacuto ad Ancona. I poliziotti hanno effettuato anche verifiche sul veicolo che è risultato privo di assicurazione, inoltre, il 30enne conducente è risultato senza patente di guida e nei suoi confronti è stata emessa una sanzione di 5 mila euro. L’auto è risultata intestata ad un terza persona che raggiunta, ha dichiarato di custodirla in garage, ma dopo la chiamata degli agenti si è accorto che l’auto era stata rubata ed ha sporto denuncia di furto. Il 30enne è stato denunciato per ricettazione, mentre il suo connazionale, riconosciuto dai poliziotti, è stato denunciato per ricettazione. Proseguono i controlli antidroga da parte degli agenti del Commissariato che, periodicamente effettuato accertamenti anche nel Campus scolastico e nelle aree abitualmente frequentate da studenti. Restano accesi i riflettori anche nelle zone abitualmente frequentate da tossicodipendenti e pusher.