"Ridurre del 5 per cento la quantità coinvolgendo di più i cittadini"

Ridurre del 5% la quantità di rifiuti prodotti nella provincia di Ancona. Come? Coinvolgendo i cittadini, informandoli e responsabilizzandoli. È questo l’obiettivo che si è dato Ata Rifiuti Ancona ispirandosi ai principi del progetto Life REthinkWASTE, i cui risultati sono stati illustrati nei giorni scorsi all’Ecomondo di Rimini, la fiera internazionale delle tecnologie green. Il tutto parte da due acronimi trasformati in parole d’ordine: Payt e Kayt. Letteralmente “Paga ciò che getti” e “Conosci ciò che getti”. "REthinkWASTE – ha spiegato Matteo Giantomassi, responsabile della comunicazione di Ata Rifiuti Ancona - è arrivato al momento giusto. Stavamo lavorando al Piano d’Ambito e abbiamo deciso di inserire il tema del rapporto diretto con il cittadino. È un concetto fondamentale perché possiamo pensare alle pianificazioni più innovative del mondo ma senza il coinvolgimento della cittadinanza tutte sarebbero destinate all’insuccesso". L’iniziativa, realizzata con il contributo del Programma LIFE dell’Unione Europea, coinvolge 11 partner, di cui 4 Comuni pilota: Bassano del Grappa in provincia di Vicenza, Varese, Bitetto (Bari) e Sant Just Desvern (vicino Barcellona, Spagna), hanno sperimentato un sistema innovativo per coinvolgere e responsabilizzare di più i cittadini, con l’obiettivo di migliorare i risultati ambientali della raccolta differenziata. Tramite messaggi WhatsApp, concorsi a premi ed eco-coach, i cittadini - anche messi in competizione tra loro - sono stati informati costantemente su quantità, qualità e abitudini dei loro conferimenti. Ciò ha portato a risultati davvero incoraggianti, di cui è possibile leggere in dettaglio sul sito www.rethinkwaste.eu. A Sant Just Desvern – dove in parallelo è stato introdotto un nuovo sistema di raccolta, con cassonetti dell’indifferenziato e dell’umido apribili solo tramite un’apposita e-card – la produzione di rifiuto indifferenziati nei primi 6 mesi di sperimentazione è diminuita addirittura del 22%.

"Il progetto REthinkWASTE è iniziato nel 2019 e oggi, al termine di un percorso di oltre tre anni, possiamo dire che i risultati sono certamente positivi" ha sottolineato il coordinatore del progetto, Riccardo Venturi di ETRA SpA.